Pomeriggio Cinque, Myrta Merlino contro il famosissimo cantante: “I suoi testi robaccia”

A Pomeriggio Cinque la conduttrice Myrta Merlino si è espressa in modo critico contro il famosissimo cantante: “I suoi testi robaccia”

Il dibattito sull’influenza della musica e dei suoi testi sulla società è un tema sempre attuale e spesso controverso. Recentemente, a riaccendere la discussione è stata la presa di posizione di Myrta Merlino, nota conduttrice televisiva, nei confronti dell’artista durante una puntata di Pomeriggio 5. La questione centrale riguarda i testi delle canzoni dell’artista, ritenuti inappropriati per il modo in cui parlano delle donne.

myrta merlino contro tony effe
Myrta Merlino – tgcom24 – istitutonervilentini.it

La polemica ha preso il via lo scorso 31 dicembre quando Tony Effe è stato escluso dal concerto di Capodanno al Circo Massimo a Roma. Il sindaco della città, Roberto Gualtieri, ha motivato questa decisione citando l’inadeguatezza dei testi del rapper che non rispecchierebbero i valori da promuovere in un evento pubblico così importante. Questa scelta ha suscitato reazioni contrastanti nell’opinione pubblica e tra gli addetti ai lavori.

Myrta Merlino critica con Tony Effe

Merlino non ha esitato a esprimere un giudizio severo sui brani di Tony Effe durante la trasmissione: “Se devo essere sincera fino in fondo i suoi testi mi fanno orrore“, ha dichiarato senza mezzi termini. La conduttrice ha poi proseguito leggendo alcuni spezzoni delle canzoni incriminate che descrivono le donne in maniera oggettificante e riduttiva: “Lei la comando come un joystick; non mi piace quando parla troppo, le tappo la bocca“. Queste parole hanno alimentato ulteriormente il fuoco della polemica.

La discussione si è poi amplificata toccando tematiche più ampie come quella della censura artistica e del ruolo sociale dell’arte. Merlino si è interrogata sulla legittimità o meno di impedire a un artista di esibirsi basandosi sul contenuto dei suoi lavori: “Se questo è il suo modo di esprimere la sua arte, è lecito dire non facciamolo cantare o è censura?“. Un quesito che solleva dubbi etici significativi riguardanti la libertà d’espressione e i limiti entro cui questa dovrebbe essere esercitata.

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Toy Effe – foto ansa – istitutonervilentini.it

Cesara Buonamici, ospite dello stesso programma televisivo, ha condiviso l’opinione negativa su Tony Effe aggiungendo una riflessione sulle strategie adottate da alcuni artisti per ottenere visibilità: “Questo sistema lo adottano molti rapper; scrivono testi orrendi per scatenare polemiche“. Secondo Buonamici queste tattiche sarebbero finalizzate più a generare clamore che a lasciare un’impronta duratura nel panorama musicale italiano.

Nonostante le critiche ricevute e l’esclusione dal concerto capitolino, Tony Effe sembra aver trovato comunque sostegno nel suo pubblico. Un concerto organizzato dall’artista al PalaEur si è infatti sold out in poche ore dall’annuncio dimostrando come vi sia ancora una forte domanda per questo genere musicale controverso.

Myrta Merlino conclude riflettendo sull’impatto culturale della musica contemporanea: “La musica non è pedagogica ma le parole diventano pietre“. Un monito alla responsabilità degli artisti nella scelta delle loro parole che possono influenzare profondamente l’audience soprattutto tra i più giovani. In questo contesto complesso emerge chiaramente quanto sia delicato il bilancio tra libertà d’espressione artistica ed etica sociale.

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