Stefano De Martino asfaltato da una star assoluta della tv: “Non bastano buoni ascolti per…”

Stefano De Martino continua a raccogliere simpatia e ascolti del pubblico della Rai, ma secondo un personaggio importante questo non basterebbe…

Le parole del grande personaggio legato al mondo della tv non sono solo una critica a un singolo conduttore, ma un invito a considerare quali siano le qualità veramente importanti per chi si trova al timone di un programma televisivo, in un’epoca in cui gli spettatori sono sempre più alla ricerca di contenuti significativi e genuini. Ma cosa è accaduto?

Stefano De Martino asfaltato
Stefano De Martino – foto ansa – istitutonervielntini.it

Il panorama televisivo italiano è da sempre un terreno fertile per dibattiti e polemiche, soprattutto quando a parlare è una voce autorevole come quella di Aldo Grasso. Il critico televisivo, noto per i suoi giudizi taglienti e per la sua profonda conoscenza del medium, ha recentemente rivolto la sua attenzione a Stefano De Martino, ex ballerino divenuto conduttore.

Aldo Grasso e il pensiero su De Martino

La sua partecipazione alla conduzione di “Affari Tuoi – Speciale Lotteria Italia” non ha convinto Grasso, che nel suo articolo sul Corriere della Sera ha espresso un giudizio severo, definendo De Martino un semplice “piacione” privo delle basi necessarie per essere considerato un vero showman. Secondo Grasso, a De Martino mancherebbe quella cultura mediale e quell’estro naturale che caratterizzano i grandi del settore, come Arbore e Fiorello, ai quali l’ex ballerino aspirerebbe. La critica non si limita a sottolineare una mancanza di competenze, ma mette in discussione la genuinità dell’approccio televisivo di De Martino, troppo incentrato sul desiderio di piacere al pubblico.

Aldo Grasso e il pensiero su De Martino
Affari Tuoi speciale Lotteria Italia – foto ansa – istitutonervielntini.it

Il fulcro della critica di Grasso a Stefano De Martino risiede nell’atteggiamento del conduttore, che sarebbe eccessivamente orientato a piacere al pubblico, perdendo di vista l’autenticità e la spontaneità. Questa osservazione solleva una questione più ampia, relativa al ruolo del conduttore televisivo nell’era della TV generalista. Grasso evidenzia come, nel tentativo di essere amati dal pubblico, alcuni conduttori finiscano per adottare comportamenti forzati, che li rendono “spiacevoli” nonostante l’intento opposto. L’articolo mette in luce anche un confronto con Alberto Matano, anch’egli conduttore su Rai 1, suggerendo una certa intercambiabilità tra i due nel tentativo di piacere agli spettatori. Questa critica non solo mette in discussione le capacità di De Martino come showman, ma invita a riflettere sulle dinamiche attuali della televisione italiana, dove l’essere “piacioni” sembra essere diventato un requisito piuttosto che un difetto.

Nonostante il tono severo e le critiche esplicite, l’articolo di Grasso si chiude con un pizzico di autoironia, lasciando aperta la possibilità che il tempo possa dimostrare il contrario riguardo a Stefano De Martino. Questo finale apre a una riflessione più ampia sul futuro della televisione generalista in Italia e sul ruolo che i nuovi conduttori come De Martino potrebbero avere in questo scenario in evoluzione.

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