Non rifare il letto alla mattina non è necessariamente sinonimo di pigrizia: dietro le lenzuola in disordine potrebbe esserci un significato più profondo.
Ci sono diverse linee di pensiero sul rifacimento del letto alla mattina. Gli animi si dividono su questa azione: c’è chi rifà il letto ogni mattina, costi quel che costi, e chi invece non trova nulla di male nel lasciare il letto in disordine.
I supporter della teoria del letto rifatto hanno ottime ragioni dalla loro: rifare il letto ogni giorno, sostengono, ha numerosi benefici. In primo luogo conferma il potere delle piccole cose: fare il letto alla mattina è il primo piccolo compito della giornata, premessa indispensabile per portare a termine gli altri, anche i più impegnativi.
Rifare il letto non solo è un buon inizio di giornata: insegna anche la disciplina e l’amore per l’ordine. Un letto rifatto dà un senso di ordine e un ambiente ordinato aiuta a fare pulizia mentale e a ragionare meglio. Inoltre rifare il letto ci aiuta a riposare meglio, grazie a lenzuola ben stirate pronte ad accoglierci nuovamente al momento di coricarsi alla sera.
I sostenitori dei benefici del letto rifatto considerano inguaribili pelandroni quelli che non condividono questa loro convinzione. Dietro la scarsa voglia di rifare il letto al risveglio potrebbe esserci però un significato profondo. Insomma, non rifare il letto potrebbe non essere una semplice espressione di pigrizia.
Non rifare il letto alla mattina: c’è un significato profondo dietro
Secondo alcuni lasciare il letto disfatto potrebbe essere dovuto alla ricerca di una maggiore libertà nella propria quotidianità: potrebbe esprimere il rifiuto di conformarsi agli standard di controllo e perfezione che vengono imposti dagli altri. Non rifare il letto potrebbe anche significare una volontà inconscia di staccarsi dalle cose materiali.
In altre parole sarebbe il desiderio di concentrarsi più sull’essenziale, magari accettando anche il fatto che la vita è fatta pure di caos creativo e non è sempre perfetta. Da qui discende l’ipotesi, avanzata da alcuni, che non rifare il letto sia un modo per ribellarsi implicitamente all’idea che tutto debba essere sotto controllo nella vita.
Non manca nemmeno chi invoca in proprio aiuto la scienza per sostenere che rifare il letto non è poi tutto questo toccasana per la salute fisica. E questo non certo per lo sforzo – non particolarmente pesante – richiesto dalle operazioni necessarie per riassettare coperte e piumoni, quanto per la possibile proliferazione degli acari.
Esattamente così: secondo i ricercatori della Kingston University di Londra un letto rifatto, con lenzuola sempre stirate a regola d’arte, conserva al proprio interno il tasso di umidità indispensabile alla sopravvivenza degli acari, i piccoli insetti della polvere che assorbono l’acqua presente nell’ambiente esterno.
Paradossalmente il letto rifatto alla perfezione sembra intrappolare maggiormente l’umidità sotto le lenzuola, favorendo gli acari rispetto all’evaporazione che si produrrebbe invece con il letto disfatto. Le lenzuola in disordine insomma contrasterebbero l’umidità ambientale e favorirebbero la morte degli acari per disidratazione.