I possessori di libretti postali farebbero meglio a prestare attenzione alla scadenza subito dopo l’Epifania: meglio non farsi trovare impreparati.
I libretti postali costituiscono uno degli strumenti di risparmio più apprezzati e utilizzati nel Paese. Dietro al loro successo troviamo sicuramente la sicurezza, garantita dallo Stato, in quanto emessi da Poste Italiane. I possessori, tuttavia, farebbero meglio a segnarsi una data molto importante: la scadenza arriva subito dopo l’Epifania e riguarda una vasta platea di clienti.
Per i risparmiatori che desiderano investire il proprio denaro senza correre troppi rischi, i libretti postali rappresentano un’ottima soluzione. Questi possono essere usati per effettuare versamenti e prelievi presso gli uffici postali e gli sportelli ATM Postamat. I loro tassi di interesse non sono molto alti, ma i livelli di sicurezza che garantiscono sono decisamente elevati.
In confronto ad altri strumenti di deposito, inoltre, i libretti postali non prevedono costi di apertura o gestione. L’unica spesa da sostenere riguarda l’imposta da bollo. I clienti possono scegliere tra la sottoscrizione di un libretto ordinario (in forma cartacea) e uno smart o dematerializzato (ossia che può essere gestito online).
Libretti Poste, la data da segnarsi: ecco cosa succederà
I possessori di un libretto postale, oltre a poter godere dei benefici dello strumento di risparmio, hanno la possibilità di aprire un buono fruttifero – a patto che presenti la medesima intestazione. Tra le opzioni a disposizione dei clienti, spicca la variante Premium della durata di un anno a partire dalla data di sottoscrizione.
Questo buono consente di procedere con un investimento nel breve periodo, con la sicurezza di poter ottenere dei rendimenti certi. Per richiederlo, è fondamentale apportare nuova liquidità sul saldo del proprio libretto postale. Tuttavia, c’è una scadenza che gli interessati devono conoscere: il 9 gennaio 2025.
L’emissione dei buoni Premium, infatti, è valida solamente fino a tale data. Quando si parla di nuova liquidità, dunque, è bene tenere a mente che questa comprende solamente le somme in entrata sul saldo dall’8 novembre al 9 gennaio dell’anno prossimo. Queste possono essere versate tramite assegni bancari e circolari, bonifici o accrediti di stipendi e pensioni da parte dei clienti di Poste Italiane che hanno un libretto di risparmio.
Il tasso di rendimento per i buoni Premium è pari al 2,50% lordo annuo. I clienti possono godere degli interessi solo nel momento in cui questo arriva a scadenza (ossia un anno dopo la sottoscrizione). Coloro che, invece, decido di richiedere un rimborso anticipato potranno accedere esclusivamente alla somma di denaro investita (rinunciando, quindi, agli interessi).