È allerta sulle classiche spezie natalizie dopo che sono state trovate tracce di pesticidi all’interno di diverse marche in commercio: ecco a quali fare attenzione.
Le spezie sono un elemento essenziale durante le festività natalizie. Il loro profumo inconfondibile e il loro aroma deciso le rende grandi protagoniste di tante ricette della tradizione. Tuttavia, un’indagine condotta in Germania ha messo in allarme i consumatori in merito alla sicurezza di questi prodotti.
Il famoso ente di ricerca tedesco CVUA Stoccarda, che da anni si occupa di controllare la qualità e la sicurezza degli alimenti, ha preso in esame 40 campioni di spezie natalizie, tra il 2022 e il 2024, con l’obiettivo di verificare la presenza di contaminanti e pesticidi che potrebbero essere pericolosi per la salute dei consumatori.
Nel dettaglio, sono state testate 33 spezie convenzionali e 7 spezie biologiche, con l’obiettivo di scoprire se al loro interno c’erano residui di più di 750 pesticidi. I risultati sono stati allarmanti, in quanto è emerso che solo 4 campioni non presentano pesticidi, gli altri 29 hanno dei residui.
Spezie natalizie, allarme pesticidi: i risultati dei test sono allarmanti
I test hanno coinvolto spezie come cannella, chiodi di garofano, cardamomo, coriandolo e pimento, tutti prodotti che si usano costantemente durante il periodo natalizio per preparare ricette tradizionali come vin brulè e pan di zenzero, ma anche biscotti e quant’altro.
Entrando nel merito del test tedesco, la cannella ha il più alto tasso di contaminazione, con 14 campioni su 16 che contengono residui di pesticidi, e 11 di questi hanno più di un principio attivo. In una cannella è stata rilevata pure la presenza del pesticida clorpirifos, vietato in UE dal 2020; ed è stato riscontrato in diversi campioni anche l’insetticida propoxur, non approvato nell’UE. Tra i contaminanti ci sono anche l’erbicida e il perclorato.
Gli esperti hanno messo in guardia anche dal cardamomo che ha contaminazioni significative, soprattutto quelle da antrachinone e ortofenilfenolo. Per quanto riguarda l’analisi dei campioni di chiodi di garofano e quelle delle miscele di spezie per panpepato, sono state rilevate tracce di nicotina, che probabilmente derivano da pratiche agricole non regolamentate o da contaminazioni esterne dovute all’ambiente.
Sebbene i livelli riscontrati di questi pesticidi siano contenuti, la presenza di nicotina, e altre sostanze, sollevano diversi dubbi in merito alla qualità e all’origine delle spezie, mettendo in allerta i consumatori. C’è da aggiungere che dal test emerge anche una notizia positiva: i campioni biologici non hanno residui di pesticidi, i risultati confermano che sono conformi agli standard della produzione biologica.