Un trucco furbo perché si prevenga un tradimento su WhatsApp: da un dettaglio lo si può capire subito.
WhatsApp è divenuto ormai un amico inseparabile. Strumento per mantenere i contatti tra due persone o più persone, le sue funzioni si sono espanse notevolmente, nel corso degli anni, perfezionandosi sempre di più. Utile nell’ambito lavorativo o privato, garantisce rapidità e immediatezza nella messaggistica.
Manifesta però dei contro, come tutta la tecnologia informatica alla fine. Basti pensare alla tecnica del phising o altre truffe online messe in atto anche tramite WhatsApp stesso. Il primo passo per tutelarsi consiste nel preservare lucidità e bloccare numeri sospetti e non salvati in rubrica.
Tuttavia cela qualche aspetto positivo (o quasi), ad esempio evitare tempestivamente un tradimento. D’altro canto, si sa, il cellulare di ciascuno nasconde segreti, quasi a non voler far trapelare una presunta doppia vita. Dunque questo trucchetto potrebbe svelare la verità e magari salvare molte coppie in crisi.
Tradimento in corso? Come capire se due persone chattano su WhatsApp
Si voglia, innanzitutto, fare una premessa ponendo l’accento su un aspetto importante: benché si tratti di una modalità legale, non si esclude possa rappresentare una forma di violazione della privacy sul piano etico-morale. Più che altro aiuterebbe a confermare un dubbio sebbene non se ne abbia comunque certezza.
Il gesto più spontaneo consiste nel verificare se la persona, oggetto del nostro interesse, sia online su WhatsApp oppure no. In realtà potrebbe non significare nulla perché l’accesso all’applicazione avviene per qualsiasi motivo, dal chiacchierare con un collega a divertirsi nel ‘gruppo famiglia’ con simpatiche emoticon.
Ma nel caso in cui si abbiano forti sospetti, esistono altrettante piattaforme di monitoraggio tra cui Whats Tracker che consente di tracciare (per l’appunto) l’entrata e uscita dalla chat del profilo/i utente/i selezionato/i. Dunque, qualora due persone intrattengano una corrispondenza, si dovrebbe ricevere una notifica riguardante i loro orari e potenzialmente anche la posizione geografica.
Forse uno strumento utile, da una prima impressione, tuttavia non esente da rischi. Spesso in questo tipo di applicazioni serpeggiano malware che, se installati, possono danneggiare il dispositivo tramite il quale si desidera effettuare certi controlli. Inoltre diventa un’arma pronta a sfuggire di mano da un momento all’altro.
Difatti è un attimo trasformarsi in uno/a ‘stalker’ proprio perché il timore, reale o presunto, di un tradimento potrebbe portare a prassi compulsive, verificando con insistenza. Nulla di più malsano, suggerendo piuttosto il dialogo quale forma comunicativa per qualsiasi chiarimento, evitando mezzi leciti ma invasivi.