Sanità, nuove cure gratuite per tutti: ecco quali sono

Sanità, arrivano nuove cure gratuite dal sistema nazionale: ecco quali sono

Quando si parla di sanità in Italia, spesso ci si ritrova a riflettere sulla qualità dei servizi, sulla copertura universale e, soprattutto, sulla possibilità di accesso alle cure per tutti i cittadini. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è uno dei più grandi sistemi sanitari pubblici al mondo, con l’obiettivo di garantire assistenza sanitaria gratuita o a costi contenuti per tutti.

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Sanità, nuove cure gratuite per tutti: ecco quali sono – Istitutonervilentini

Nonostante le difficoltà economiche e le sfide strutturali, l’Italia ha sempre cercato di mantenere un alto livello di prestazioni, anche se alcune aree sono rimaste indietro, come nel caso delle tariffe delle prestazioni ambulatoriali e protesiche, che risalivano al 1996 e al 1999.

Fortunatamente, un cambiamento significativo è in arrivo: dal 30 dicembre, infatti, entreranno in vigore le nuove tariffe e prestazioni gratuite, come stabilito dal Decreto Tariffe approvato a novembre. Questo aggiornamento si traduce in un’ampia riforma che riguarderà più di 3.000 prestazioni sanitarie, tra cui nuovi trattamenti, dispositivi avanzati e terapie prima non coperte o parzialmente finanziate dal SSN.

Sebbene rappresenti un grande passo in avanti, le nuove misure non sono prive di criticità, con alcune prestazioni ancora escluse dalla copertura, come quelle per l’autismo o per alcune patologie croniche. Tuttavia, l’ingresso in vigore del nuovo sistema tariffario segnala la volontà di aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per soddisfare meglio le esigenze di salute della popolazione.

Le nuove prestazioni: cosa cambia dal 30 dicembre

A partire dal 30 dicembre, i cittadini italiani potranno usufruire di numerose prestazioni sanitarie gratuite o con il pagamento del ticket, grazie all’aggiornamento delle tariffe in ambito specialistico ambulatoriale e protesico. Tra le novità più rilevanti troviamo l’inclusione della procreazione medicalmente assistita (PMA) per tutte le coppie che desiderano accedere a trattamenti di fertilità, una misura che renderà più accessibile il percorso di cura per le persone con difficoltà a concepire.

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Le nuove prestazioni: cosa cambia dal 30 dicembre – Istitutonervilentini

Inoltre, è stato previsto l’aggiornamento delle tariffe per le protesi avanzate, inclusi arti artificiali a tecnologia digitale, sensori di comando, attrezzature domotiche, e sistemi di riconoscimento vocale e puntamento con lo sguardo. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per chi necessita di dispositivi protesici avanzati, che ora saranno pienamente coperti dal SSN, riducendo i costi per i pazienti.

In campo diagnostico, ci sono novità significative come la radioterapia stereotassica, l’enteroscopia con microcamera ingeribile, e nuove terapie biologiche per malattie oncologiche e autoimmuni. Inoltre, viene introdotto il monitoraggio della celiachia e gli screening neonatali per identificare patologie genetiche fin dai primi giorni di vita.

Altre prestazioni riguardano l’adroterapia (una forma di radioterapia avanzata), l’introduzione di nuovi cicli di PMA con tariffe più accessibili e l’inclusione di nuove prestazioni oculistiche come quelle per la cataratta, che fino a ora non erano completamente coperte.

Sanità gratuita ma non basta: le prestazioni ancora assenti

Nonostante l’entusiasmo per le nuove misure, non tutte le richieste sono state accolte. Cittadinanzattiva, ad esempio, ha sottolineato l’importanza di un aggiornamento continuo dei LEA, evidenziando che ancora mancano alcune prestazioni cruciali, come quelle per il trattamento dell’endometriosi o della fibromialgia, malattie che colpiscono un numero elevato di persone e che richiederebbero cure specialistiche più ampie.

Un’altra criticità riguarda il trattamento dell’autismo: l’Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo (ANGSA) ha infatti criticato l’assenza di copertura per le terapie psico-educative ABA, che sono state riconosciute dalla giustizia come prestazioni dovute, ma non ancora inserite nel nuovo decreto.

In definitiva, se da un lato il Decreto Tariffe rappresenta un passo importante verso un miglioramento dell’accesso alle cure per tanti cittadini, dall’altro dimostra anche quanto sia necessaria una continua revisione delle prestazioni sanitarie per rispondere alle esigenze in evoluzione della popolazione.

Se oggi festeggiamo questi aggiornamenti, domani dovremo rimanere attenti e impegnati affinché anche le patologie e le cure più recenti possano essere adeguatamente coperte. La domanda resta: come garantire che tutte le necessità di salute dei cittadini vengano davvero soddisfatte?

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