Brutte notizie per gli utenti: è in arrivo anche in Italia una nuova truffa che parte da una semplice videochiamata. Attenzione, è molto pericolosa!
Il mondo degli hacker e delle truffe informatiche non si ferma mai. Purtroppo è sempre alla ricerca di nuovi espedienti per far cadere ogni giorno in inganno migliaia di ignare vittime. Come sappiamo, ci sono tranelli di ogni tipo. C’è la truffa del finto pacco Amazon da ritirare, quella del premio fasullo, quella che mette in allarme il malcapitato con presunte infrazioni o crimini commessi e così vai.
Ecco perché riuscire a destreggiarsi fra la miriade di ostacoli provenienti dalla tecnologia può essere davvero difficile. Soprattutto se non si ha molta dimestichezza con i nuovi mezzi di comunicazione.
A tal proposito, è giunta notizia che sta iniziando a spopolare anche in Italia una nuova truffa che parte da una semplice videochiamata. Vediamo di che cosa si tratta e come riconoscerla.
La nuova truffa della videochiamata arriva anche in Italia: si raccomanda la massima attenzione
Come abbiamo anticipato, anche in Italia starebbe cominciando a circolare la nuova truffa della videochiamata. I ricercatori hanno di fatto segnalato che moltissimi hacker starebbero sfruttando false app di videoconferenza per diffondere un software di furto di informazioni chiamato ‘Realst’, che prende di mira le persone che lavorano in Web3 con il pretesto di false riunioni aziendali.
Tale attività è stata ribattezzata ‘Meeten’ dalla società di sicurezza, per via dell’uso di nomi quali Clusee, Cuesee, Meeten, Meetone e Meetio per i siti fasulli. Secondo quanto emerso, gli attacchi comportano in prima battuta un avvicinamento delle vittime su Telegram con la scusa di discutere a proposito di una potenziale opportunità di investimento, invitandole a partecipare ad una videochiamata organizzata su una piattaforma di dubbia provenienza.
Agli utenti che finiscono sul sito viene chiesto di scaricare una versione Windows o macOS a seconda del sistema operativo utilizzato. Una volta installata ed avviata la nuova versione, i malcapitati vengono accolti da questo messaggio: “La versione corrente dell’app non è completamente compatibile con la tua versione di macOS (o Windows)”. Pertanto è richiesto di immettere la password di sistema per far funzionare l’app.
Così facendo, diventa possibile per i truffatori rubare i dati sensibili, inclusi i wallet di criptovaluta, ed esportarli su un server remoto. Inoltre, il malware è anche in grado di sottrarre le credenziali di Telegram, le informazioni bancarie, i dati del portachiavi iCloud e i cookie del browser Google Chrome, Microsoft Edge, Opera, Brave, Arc, Cốc Cốc e Vivaldi.
La raccomandazione è quindi quella di non partecipare a videochiamate indette da soggetti sconosciuti ed evitare assolutamente di fornire la propria password di sistema. Se hai il sospetto di essere caduto in una truffa, non esitare a segnalare l’accaduto alle autorità competenti.