Nel 2025, le persone disoccupate potranno richiedere una serie di contributi e sostegni: quali sono e a quanto ammontano.
Il Governo sta lavorando per cercare di ridurre il tasso di disoccupati nel nostro Paese e far crescere contemporaneamente l’occupazione. In tal senso, sono stati stabiliti non solo degli incentivi per far salire le assunzioni da parte delle aziende, ma anche dei contributi destinati ai soggetti disoccupati.
Il più noto, tra quest’ultimi, è sicuramente la Naspi, ossia l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori che hanno perso involontariamente l’impiego o dimessi per giusta causa. Vediamo quali sono tutti gli incentivi ed i contributi disponibili per il prossimo anno.
Anche durante il 2025, il Governo ha deciso di stabilire delle politiche e degli aiuti per cercare di abbassare il tasso di disoccupazione nel nostro Paese che, stando ad alcune recenti statistiche, si attesta al 7,2%.
Innanzitutto, soffermandoci sugli aiuti alle persone che hanno perso il lavoro, quest’ultime potranno usufruire ancora della Naspi. Si tratta dell’indennità di disoccupazione che può essere richiesta da chi ha perso involontariamente il lavoro o si è dimesso per giusta causa, con precedente contratto subordinato. La Naspi viene erogata per un periodo pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni di lavoro per un massimo di 2 anni ed ammonta al 75% della retribuzione media percepita sino ad un massimo di 1.550,42 euro.
Un altro contributo economico in tal senso è la Dis-Coll, misura simile alla Naspi, ma riservata ai collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio. L’importo erogabile segue quello della Naspi, ma è necessario aver maturato almeno un mese di contributi.
Esiste anche il Sostegno al reddito riconosciuto ai lavoratori disoccupati che hanno avuto un contratto di somministrazione e che non ha un impiego da almeno 45 giorni, ma con 110 giorni di attività svolta o che hanno concluso la procedura MOL (Mancanza di Occasioni di Lavoro). L’importo del Sostegno al reddito è pari a mille euro che scende a 780 per chi è disoccupato da 45 con 90 giorni di attività maturata negli ultimi 12 mesi.
È prevista anche un’indennità per i lavoratori agricoli dipendenti. Per richiederla è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione alla lista dei lavoratori agricoli dipendenti, almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria e almeno 102 giorni di contributi giornalieri. L’importo riconosciuto sarà pari alla retribuzione di riferimento a cui si sottrare il 9% di trattenuta a titolo di contributo di solidarietà.
Infine, si segnalano anche le due misure che hanno rimpiazzato il Reddito di cittadinanza: l’Assegno di inclusione ed il Supporto formazione lavoro (Sfl). Il primo può essere richiesto se nel nucleo familiare è presente un membro in una di queste condizioni: disabile, minore, over 60 o affidato ai servizi sociosanitari territoriali. Il secondo è rivolto a chi è nelle condizioni di poter lavorare ed ha un reddito non oltre i 6mila euro. In quest’ultimo caso verranno anche proposte la partecipazione ad iniziative di formazione professionale e varie offerte di lavoro durante il periodo di fruizione.
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