La gelatina nella Simmenthal è un qualcosa che, purtroppo, conosciamo tutti ed andiamo a vedere per quale motivo viene impiegata. La motivazione forse potrebbe darti fastidio, per usare un eufemismo.
Per come si sta andando a conformare la nostra vita, come è noto i ritmi sono sempre più frenetici e c’è sempre meno tempo da dedicare in primis a sé stessi ed in secondo luogo alla propria famiglia. Anche per fare la spesa. Per questo sempre più nuclei familiari ricorrono a soluzioni emergenziali ma sicuramente molto pratiche, come quella di acquistare cibo già pronto. Magari da preparare al volo ai fornelli o anche in scatola, da aprire solamente e servirsene.
Da questo punto di vista una delle soluzioni più gettonate in senso assoluto, insieme al tonno, è sicuramente la Simmenthal come cibo in scatola, dal momento che tutti almeno una volta l’hanno mangiata. Nel farlo, però, è impossibile non aver notato che nella latta, oltre alla carne, c’è anche della gelatina. Ma sai perché viene impiegata? Probabilmente non te lo sei mai chiesto, ma andiamo a vedere cosa si cela dietro questa scelta che a prima vista può sembrare singolare.
Simmenthal, perché viene usata la gelatina e cosa sapere
Chiaramente la Simmenthal è un marchio specifico, ma lo stesso discorso si può applicare ad ogni tipo di carne in scatola, a prescindere dall’industria che proceda con la lavorazione della carne e della latta. In ogni caso, si troverà sempre della gelatina nella confezione. Ed il motivo è presto spiegato. Si deve partire da un principio inevitabile: non si può determinare, con esattezza, quando quel determinato quantitativo di carne presente nella latta sarà consumato dal consumatore. E proprio da qui nasce questa scelta.
Come spiegato da Mypersonaltrainer.it, infatti, altro non è che sodio nitrito ed è un conservante di sintesi che spesso viene aggiunto ai prodotti in scatola. Come per l’appunto la Simmenthal. L’obiettivo che si cela dietro la scelta di usare questa gelatina è quello di evitare l’ossidazione degli alimenti e do prevenire lo sviluppo di batteri come C. botulinum. Purtroppo, però, questo conservante ha un potenziale tossico da tenere in considerazione e può creare dei seri disturbi allo stomaco.
In questo caso siamo nell’ambito della scelta personale. E va presa consapevole dei benefici ma anche dei “pericoli”. In tal senso, il consiglio che ci sentiamo di dare è che nel momento in cui si conta di consumare quella carne entro e non oltre i 2-3 giorni, allora si tratta di un qualcosa di superfluo e di cui si può senza alcun problema fare a meno.