Quando avviene l’eredità tacita di accettano anche i conseguenti obblighi economici. Scopriamo che cosa si intende con questa formula.
Alla scomparsa di una persona cara, di un familiare vi sono delle questioni amministrative e legali da affrontare, oltre al lutto della perdita. A partire dalla dichiarazione di successione da presentare all’Agenzia delle Entrate o dalla comunicazioni alla banca dove il defunto aveva il suo conto corrente.
Deve essere chiaro che le scelte che si fanno in quei momenti possono avere delle conseguenze importanti nella gestione della successione con effetti dei quali occorre tener conto. Infatti con l’eredità si entra in possesso dei beni della persona morta, ma si risponde anche dei suoi debiti in vari ambiti. Detto questo si capisce quanto è delicata la questione dell’accettazione dell’eredità e delle forme che può assumere.
Per accettare un’eredità si è portati a pensare che bisogna formalmente esprimersi in tal senso, per chiarire e confermare la propria volontà. In realtà, secondo la norma anche i comportamenti e gli atti che si adempiono possono esprimere la volontà di accettare un’eredità.
In altre parole non è necessaria un’espressione formale della propria volontà per accettare un’eredità. È sufficiente compiere degli atti che confermino la volontà di accettare i beni in successione. Si parla in questo caso di accettazione tacita o eredità tacita, con la quale si entra nella successione dei beni, ma si risponde anche di eventuali debiti della persona venuta a mancare. Ci sono delle azioni che indicano chiaramente l’interesse e la volontà di accettare l’eredità.
Per esempio mettere in vendita un immobile posseduto dalla persona morta; oppure pagare le bollette, le rate di un mutuo di un bene legato all’eredità; gestire direttamente i conti correnti o le attività possedute dallo scomparso; pagare dei debiti ereditari con i soldi dell’asse ereditario. Da sottolineare a questo punto che la presentazione della dichiarazione di successione non implica necessariamente l’accettazione dell’eredità da parte di presunti eredi.
Con l’accettazione tacita quindi si prendono in carico anche i debiti del defunto e di questi si deve rispondere secondo quanto prescrive la legge nei vari casi previsti. Per evitare di trovarsi nella situazione di avere debiti di valore maggiore dei beni ereditati stessi, ci sono delle possibilità da considerare.
Una strada è rappresentata dall’accettazione con beneficio di inventario che consente di tenere separati i beni dell’erede da quelli del defunto, non pagando per i debiti oltre quanto ricevuto. Altra soluzione è rinunciare all’eredità formalmente davanti a un notaio o al tribunale. In questo caso non si risponde dei debiti del morto.
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