La città più inquinata di Italia non è quella che immagini: faresti bene a non sceglierla se vuoi trasferirti.
Pensiamo che la città più inquinata di Italia sia una molto abitata o in cui circolano tanti mezzi; oppure una di quelle in cui ci sono tante fabbriche che emettono gas e polveri nell’aria. In realtà la città più inquinata di Italia non rientra affatto fra quelle che comunemente si immaginano.
Non è Milano oppure Taranto ma è un’altra a cui probabilmente non hai mai pensato. Se però vuoi trasferirti in questa città devi mettere in conto che è davvero inquinata. Addirittura, stando alle classifiche europee, questa città supera le altre per i livelli di inquinamento atmosferico.
La città più inquinata di Italia non è quella che immagini: ecco di quale si tratta
L’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ha confermato, grazie a dei dati di studi sia nazionali che internazionali, che la città più inquinata d’Italia è Cremona. Si è “meritata” il podio per i livelli di particolato fine (PM10 e PM2.5).
Il dato fa riflettere perché Cremona supera città più grandi e industrializzate, posizionandosi anche al terzo posto in Europa, dopo la città polacca Mowi Sacz e la città croata Slavonski Brod.
Il motivo per cui Cremona è la città più inquinata d’Italia è da ricercarsi nella conformazione geografica della Pianura Padana che impedisce la ventilazione naturale e favorisce un accumulo di umidità che crea una cappa di smog che resta accumulata e non di disperde.
Poi, dato che ci sono tante attività agricole e industriali nella zona, e la circolazione di molti veicoli diesel, la situazione viene enormemente peggiorata con il rilascio nell’aria di particolati e diossidi di azoti. A Cremona ci sono anche molti impianti di combustione come i termovalorizzatori ed in campagna si usano tanti fertilizzanti di sintesi, che aggravano ulteriormente la situazione.
Per non parlare anche dei riscaldamenti domestici: i più utilizzati vanno a legna o a pellet e anche questi contribuiscono alle emissioni. Ovviamente tutto ciò non fa che riflettersi sulla salute dei cittadini. Infatti uno studio ha dimostrato come siano aumentati i casi di malattie respiratorie e cardiovascolari tra gli abitanti dell’area.
C’è anche un rischio maggiore di complicazioni per le persone affette da asma o allergie. Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato il legame tra esposizione prolungata alle polveri sottili e patologie croniche fra cui anche il cancro ai polmoni.
Ma non finisce qui perché purtroppo l’inquinamento impatta anche sui terreni agricoli che mostrano segni di contaminazione, e sul Po che subisce alterazioni dovute all’accumulo di sostanze chimiche e residui industriali. Purtroppo la situazione è davvero drammatica ma le amministrazioni locali di Cremona e provincia stanno tentando di adottare misure per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Fra questi si cerca di incentivare la mobilità sostenibile oppure di migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati. Inoltre si stanno promuovendo campagne di sensibilizzazione per promuovere pratiche agricole più sostenibili.