Tra le varie maggiorazioni dell’Assegno Unico Universale previste, rientra quella riconosciuta alle giovani madri che non hanno superato una determinata età.
Nei prossimi giorni, come di consueto, scatteranno alcuni pagamenti Inps, tra cui quelli dell’Assegno Unico Universale, ossia il contributo economico che viene riconosciuto alle famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza al 21esimo anno e senza limiti di età per i figli disabili.
Per i nuclei familiari che rispettano determinati requisiti, sono previste anche delle maggiorazioni. Fra queste rientra quella destinata alle giovani madri entro un certo limite di età che possono ricevere, dunque, un importo mensile maggiore per ogni figlio. Queste somme saliranno leggermente nel 2025, così come le altre prestazioni previdenziali, per effetto della rivalutazione secondo i dati Istat.
Milioni di famiglie italiane, a breve, percepiranno la mensilità dell’Assegno Unico Universale che sarà erogata dall’Inps, come accade ogni mese, in due tranche.
Per i nuclei familiari che hanno già percepito almeno una mensilità e non hanno comunicato modifiche all’Inps, il pagamento arriverà nelle seguenti giornate: martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre. Per chi, invece, ha presentato domanda o ha comunicato variazioni del nucleo familiare o della propria condizione economica a novembre, gli importi arriveranno intorno alla fine del mese.
Verranno erogate anche le erogazioni per le famiglie che rispettano determinati requisiti, ad esempio le madri che non hanno compiuto ancora 21 anni. In questo caso, l’Istituto di previdenza sociale riconosce un aumento sulla mensilità pari a 22,80 euro per ogni figlio. La cifra in questione, così come gli importi dell’Assegno Unico, le altre maggiorazioni e le varie prestazioni previdenziali, verrà aggiornata nel 2025 tenendo conto del tasso di inflazione accertato dall’Istat che, secondo le ultime rilevazioni, è pari allo 0,8%. Nel caso specifico, la maggiorazione per le giovani madri salirà leggermente passando da 22,8 a 22,98 euro al mese per ciascun figlio.
Quella riconosciuta alle giovani madri rientra tra le maggiorazioni per cui non è necessario presentare un’apposita domanda: gli importi vengono, difatti, calcolati ed eventualmente aggiornati in automatico dall’Inps che terrà conto dei dati contenuti nella domanda per percepire la misura e dell’Isee allegato alla richiesta. Sempre in maniera automatica, dopo il compimento dei 21 anni di età, la maggiorazione non sarà più riconosciuta. Per presentare domanda è possibile collegarsi sul sito dell’Inps e recarsi nell’apposita sezione o rivolgersi ad un patronato o un Caf allegando la documentazione richiesta, come l’Isee, che dovrà essere rinnovato per ricevere il contributo durante il prossimo anno.
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