C’è ancora tempo per poter presentare domanda ed accedere al bonus asilo nido 2024: gli importi e come inoltrare la richiesta.
Il bonus asilo nido è stato confermato e potenziato in vista del prossimo anno. L’esecutivo, difatti, ha deciso di allargare la platea dei beneficiari del sostegno economico rivolto alle famiglie con figli sino a tre anni di età per sostenere le spese di frequentazione degli asili o per l’assistenza domiciliare in caso di figli affetti da patologie gravi.
Più precisamente verranno rimosse dal calcolo dell’Isee, su cui si basa il contributo, le somme percepite dai beneficiari dell’Assegno Unico Universale, circostanza che permetterà a molti più nuclei familiari di richiedere il bonus o di percepire importi più alti. Intanto, per chi deve presentare domanda per le mensilità relative al 2024, c’è ancora tempo.
Bonus asilo nido 2024, come presentare la domanda per il contributo
Nei giorni scorsi, attraverso i propri profili social, l’Inps ha ricordato che c’è ancora tempo per presentare domanda ed accedere al bonus asilo nido 2024. Il contributo, come detto, serve ad aiutare le famiglie a sostenere le spese per le rette degli asili, sia pubblici che privati, o per l’assistenza domiciliare per i figli affetti da gravi patologie croniche ed impossibilitati a frequentare gli asili.
Il contributo, che è stato potenziato per il 2025, per l’anno in corso può essere richiesto entro il 31 dicembre. Nello specifico, per il 2024, il bonus asilo nido prevede un contributo che va sino ad un massimo di:
- 3mila euro all’anno per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro;
- 500 euro annuali con Isee compreso tra 25.001 e 40mila euro;
- 500 euro all’anno per le famiglie con Isee oltre la soglia dei 40mila euro.
A questi importi si aggiunge un contributo di 600 euro che porta la misura al massimo erogabile di 3.600 euro per le famiglie con un figlio nato a decorrere dal 1° gennaio 2024, Isee inferiore ai 40mila euro ed almeno un altro figlio di età inferiore ai 10 anni.
La domanda dovrà essere presentata dal genitore o dal soggetto affidatario del minore attraverso il portale Inps, a cui accedere mediante Spid, Cie o Cns, o rivolgendosi ad un patronato o Caf. Sarà necessario allegare la certificazione Isee valida, le ricevute che attestino il pagamento delle rette (che possono essere presentate entro il 31 luglio del prossimo anno) e, nel caso di assistenza domiciliare, il certificato del pediatra che attesti l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili.