L’Agenzia delle Entrate ha voluto pubblicare un nuovo messaggio per mettere in guardia i contribuenti dalle truffe telefoniche: le raccomandazioni dell’ente.
Fare attenzione alle truffe, negli ultimi anni, è divenuto fondamentale. I tentativi di raggiro messi in atto dai criminali, per sottrarre dati sensibili alle vittime per poi svuotare i conti correnti o le carte di credito, sono ormai innumerevoli.
Con lo sviluppo della tecnologia, sono, purtroppo, anche aumentate queste truffe che vengono perpetrate sui social network, via email, attraverso le applicazioni di messaggistica istantanea, ma anche telefonicamente. Proprio in merito, con un messaggio pubblicato nei giorni scorsi, l’Agenzia delle Entrate ha voluto mettere in guardia i contribuenti dalle frodi telefoniche che si verificano sempre più spesso.
Sono sempre di più i criminali che fingendosi enti, compagnie telefoniche o forze dell’ordine, raggirano migliaia di utenti riuscendo ad estorcere loro dati sensibili così poi da rubare il denaro dai conti correnti o le carte di credito.
Per questa ragione, le forze dell’ordine o gli stessi enti raccomando sempre attenzione così da non cadere nella trappola dei truffatori che mettono a punto quasi quotidianamente nuovi escamotage per ingannare le vittime. Qualche giorno fa, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un post sui propri canali social raccomandando ai contribuenti di stare all’erta quando si ricevono chiamate e l’interlocutore dice di essere un operatore dell’ente.
In questi casi è necessario procedere con cautela e non bisogna mai fornire telefonicamente informazioni personali o coordinate bancarie. Questo perché, come spiega l’Agenzia delle Entrate nel recente messaggio, nessun funzionario dell’Agenzia richiederà al contribuente di fornire dati sensibili telefonicamente e, soprattutto non richiederà mai di effettuare pagamenti.
Non si tratta della prima volta che l’Agenzia delle Entrate, così come l’Inps, mette in guardia sul pericolo rappresentato dalle truffe. Nei mesi scorsi, era stata segnalato un tentativo di raggiro con molti contribuenti che avevano ricevuto delle false email in cui si invitava ad aprire un link per visualizzare una raccomandata online. Anche in questo caso l’ente aveva spiegato che si trattava di un tentativo di raggiro e chi aveva ricevuto il falso avviso di giacenza non doveva assolutamente cliccare sul link e, soprattutto, fornire i propri dati.
In determinate situazioni, l’utente è sempre invitato a rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, mediante i canali ufficiali, e chiedere informazioni in merito. È anche possibile consultare la pagina del sito dell’ente dedicata alle truffe.
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