Tredicesima, che notizia per tutti gli italiani: arriva una novità clamorosa quest’anno
La tredicesima è un tema che torna puntuale ogni anno, suscitando sempre un certo entusiasmo. Per chi non la conoscesse, si tratta di una mensilità aggiuntiva che viene erogata a dipendenti e pensionati italiani verso la fine dell’anno.
Questo pagamento straordinario non solo aiuta a coprire le spese natalizie, ma spesso rappresenta anche un sostegno economico fondamentale per molte famiglie. Ma cosa significa, concretamente, per i lavoratori e i pensionati?
La tredicesima è una somma di denaro che viene versata dai datori di lavoro come parte della retribuzione annuale, ma separata dal normale stipendio mensile. Sebbene si tratti di un diritto acquisito, molte persone attendono con ansia questo momento, visto che permette di fare fronte a spese extra, come i regali di Natale, i viaggi o altre necessità.
La buona notizia per questo 2024 è che le tredicesime saranno più corpose rispetto all’anno precedente, grazie a un aumento dell’occupazione e ad adeguamenti contrattuali che hanno portato ad una crescita dei salari medi. Un cambiamento positivo che, oltre a rimpinguare le tasche di milioni di italiani, avrà anche un impatto sul nostro consumo di fine anno.
Tredicesima più alta: cosa cambia quest’anno?
Secondo i dati forniti da Confesercenti, quest’anno oltre 32 milioni di dipendenti e pensionati italiani riceveranno la tredicesima, con un totale di 51,3 miliardi di euro, un incremento del 7,8% rispetto all’anno passato. Questi numeri non sono solo una buona notizia per le persone, ma anche per l’economia italiana nel suo complesso.
La tredicesima, infatti, rappresenta una vera e propria iniezione di liquidità che, sebbene in parte venga destinata a coprire spese fisse e risparmi, avrà sicuramente un impatto positivo sul mercato dei consumi. Il 78% degli intervistati da Confesercenti, infatti, ha dichiarato che destinerà una parte della tredicesima proprio per le festività natalizie, generando una spesa di circa 18,7 miliardi di euro. Questa cifra, che potrebbe sembrare alta, si inserisce nel quadro di un’economia che, sebbene viva di incertezze, trova nei consumi di fine anno un’occasione per rilanciarsi.
Ma come verranno spesi questi soldi extra? Per molti, la destinazione principale delle tredicesime è il Natale. Ben il 44% degli italiani ha indicato come uso primario l’acquisto dei regali per amici e familiari. Non sorprende che, durante questo periodo dell’anno, le persone siano disposte a spendere per dimostrare il proprio affetto attraverso i doni.
Ma non solo: un 16% degli italiani ha pianificato di usare la tredicesima per altre spese legate alle festività, come cene o eventi, mentre un altro 18% prevede di dedicarsi a un viaggio o una vacanza. Una parte considerevole, infatti, intende approfittare delle festività per fare un po’ di riposo, spostandosi magari per godersi qualche giorno fuori, da soli o con la famiglia.
Un supporto per la crescita del PIL
Mentre la tredicesima rappresenta una boccata d’aria per molti, il suo impatto non si limita alle tasche dei singoli. Le spese natalizie, infatti, sono anche un fattore decisivo per l’economia del Paese. Come sottolineato da Confesercenti, l’aumento dei consumi di fine anno è fondamentale per dare una spinta alle vendite di Natale, finora più lente del previsto. Questo è particolarmente importante in un anno che, tra alti e bassi, ha visto rallentamenti economici e incertezze legate a fattori globali e locali. L’iniezione di liquidità derivante dalle tredicesime è quindi vista come un aiuto per raggiungere gli obiettivi di crescita del PIL.
In effetti, la tredicesima ha anche un aspetto simbolico: non solo è una boccata di ossigeno per milioni di famiglie, ma è anche un segno della ripresa economica del Paese, alimentata in parte da un aumento dell’occupazione e da rinnovi contrattuali che migliorano la condizione di tanti lavoratori.
Ma, nonostante questo, la realtà è che una buona parte della somma non verrà utilizzata per spese voluttuose, ma piuttosto per saldi invernali, mobili e lavori in casa. Il 20% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di destinare i fondi per rinnovare la propria casa, un acquisto che risulta sempre più diffuso. Altri, poi, metteranno una parte da parte per i saldi di gennaio, approfittando degli sconti per comprare ciò che non sono riusciti a comprare durante le festività.
In fondo, è chiaro che la tredicesima, quest’anno più alta, offre una grande opportunità non solo per le famiglie italiane, ma anche per il commercio, che si prepara ad affrontare il periodo natalizio con una certa dose di ottimismo.