Arriva un’importante novità da Poste italiane: sospesa l’emissione di questi buoni fruttiferi. Scopriamo quali sono i titoli interrotti.
Poste italiane propone alla sua clientela una lunga serie di servizi e prodotti disparati e non legati esclusivamente alla tradizionale attività di corrispondenza e spedizione. Infatti la partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze si propone come uno dei principali attori del mercato creditizio e finanziario italiano. I prodotti connessi al risparmio e all’investimento sono una componente essenziale e storica delle attività di Poste, di pari passo a previdenza, finanziamenti, conti e carte.
Tra le proposte nel campo del risparmio e dell’investimento un posto a sé è occupato dai buoni fruttiferi, strumenti tradizionali e familiari a moltissimi investitori del Paese. Questi prodotti hanno un vasto successo tra quanti desiderano una forma di investimento certa, prevedibile e sicura nel tempo. Proprio rispetto a questi prodotti Poste ha comunicato un importante avviso di cui tener conto.
Poste italiane, il prodotto finanziario da tenere d’occhio
Proprio di recente Poste ha ufficialmente comunicato l’interruzione delle prenotazioni dei buoni fruttiferi postali denominati Buono rinnova prima e riconoscibili dalla sigla alfanumerica TF704A241008, a partire dal 3 dicembre 2024.
L’emissione di questa tipologia di buoni continuerà fino al 2 gennaio 2025 per quelli prenotati fino al 2 dicembre 2024. A partire dal giorno successivo, venerdì 3 gennaio 2025, le emissioni del Buono rinnova prima saranno definitivamente sospese. La decisione di Poste italiane rispetta le indicazione del decreto MEF numero 241 del 6 ottobre 2004. Quindi questo prodotto non è più sottoscrivibile e di esce definitivamente di scena, dopo 20 anni di emissioni.
Si trattava di un prodotto disponibile esclusivamente in forma dematerializzata, emesso da Cassa Depositi e Prestiti e collocato proprio da Poste italiane. La durata del buono era di 4 anni dalla data di sottoscrizione, con scadenza al termine del periodo di durata. Il tasso di rendimento era fissato al 2,50 per cento lordo annuo.
Gli interessi come solitamente avviene sono riscuotibili al momento del rimborso e non prima della scadenza del quarto anno dalla data di sottoscrizione. Ricordiamo che a partire dalla data di scadenza del buono inizia il periodo di prescrizione della durata di dieci anni. Concluso questo periodo, il capitale investito non è più rimborsabile.
Quindi attenzione alla durata di questo periodo per poter ottenere capitale e interessi. Con la conclusione delle emissioni di questo buono è consigliabile provvedere alla richiesta di rimborso, per quanti hanno prodotti con i quattro anni previsti. Buono rinnova prima ha ottenuto degli ottimi riscontri dai risparmiatori, per i quali non mancano prodotti di Poste in gardo di sostituirli.