Nel mese di dicembre 2024 nuovi scioperi dei trasporti: ecco il calendario dei giorni più difficili
Sarà un dicembre caldo per i trasporti italiani. Le previsioni per il mese delle festività sono tutt’altro che tranquille: scioperi, mobilitazioni e agitazioni sindacali scuoteranno vari settori, dalla logistica ai trasporti pubblici, fino all’aereo. A lanciare queste proteste sono sindacati e lavoratori che denunciano problematiche legate a condizioni di lavoro, salari e riforme strutturali che riguardano i trasporti pubblici e privati.
Mentre tutti si preparano per il consueto via vai natalizio, con spostamenti e viaggi che segnano il picco dell’anno, il settore dei trasporti si prepara a subire una serie di disagi. Se da una parte, la fine dell’anno coincide con il desiderio di chiudere in bellezza, dall’altra per molti lavoratori è il momento di far sentire la propria voce.
Scioperi generali, interruzioni dei servizi di trasporto pubblico e fermate nei trasporti aerei segneranno le principali tappe di dicembre. E se siete tra coloro che dipendono dai trasporti per viaggiare, è bene segnarsi le date cruciali, per evitare inconvenienti.
Scioperi a dicembre: il calendario
Il 9 dicembre il settore del trasporto merci su gomma sarà il primo a fermarsi, con un’agitazione che coinvolgerà per 24 ore il personale delle aziende del settore. La protesta, che ha ottenuto l’adesione di sigle come Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, toccherà quasi tutte le attività del trasporto merci, con alcune esclusioni legate a servizi considerati essenziali, come il trasporto di carburante, medicinali, alimenti di prima necessità e la raccolta del latte. Quindi, se vi aspettate spedizioni urgenti o consegne, è bene fare i conti con possibili ritardi.
Il 13 dicembre, invece, sarà una giornata di sciopero generale di 24 ore indetto dal sindacato Usb. Una mobilitazione che coinvolgerà tutti i settori, pubblici e privati, ma con esclusioni per il trasporto aereo. Per il trasporto ferroviario, lo stop sarà dalle 21 del 12 dicembre fino alle 20:59 del giorno successivo. I pendolari dovranno fare i conti con cancellazioni e disagi.
Anche il trasporto pubblico locale in molte città sarà fermo, ma con modalità diverse a seconda delle zone. Se siete soliti prendere il taxi, ricordate che ci sarà una sospensione totale del servizio dalle 00:01 alle 23:59. Per i traghetti, invece, lo sciopero avrà durata di 24 ore per i collegamenti con le isole minori e di un’ora prima delle partenze per quelle maggiori.
Una data da non dimenticare è anche il 15 dicembre, quando il settore aereo sarà protagonista di numerose fermate. Diverse sigle sindacali hanno proclamato scioperi per il personale Enav e Techno Sky, con fermate di 4 ore tra le 13 e le 17 negli scali di Milano Malpensa, Linate, ma anche a Catania e Parma. Si tratta di agitazioni destinate a creare disagi ai passeggeri, con potenziali cancellazioni e ritardi. Chi deve prendere un volo, dunque, dovrà essere pronto a monitorare la situazione per evitare brutte sorprese.
Cosa c’è dietro questi scioperi?
Dietro le date di protesta di dicembre c’è una lunga serie di problematiche irrisolte. Le condizioni di lavoro, la mancanza di adeguamenti salariali e la carenza di personale sono solo alcuni dei temi al centro delle rivendicazioni. In particolare, i lavoratori dei trasporti chiedono un miglioramento della qualità del lavoro, più garanzie per la sicurezza e un maggiore investimento nei servizi di trasporto pubblico, sempre più sotto pressione a causa della crescente domanda.
Scioperi come quello del 13 dicembre, che coinvolgeranno numerosi settori, non sono semplici momenti di protesta, ma riflettono una realtà in cui i lavoratori del settore, a partire dai trasporti ferroviari fino ai trasporti marittimi e aerei, chiedono cambiamenti strutturali. Anche se gli scioperi possono sembrare un fastidio, sono anche un modo per mantenere viva l’attenzione su temi cruciali per la società, come il diritto al lavoro e la qualità dei servizi pubblici.
In un periodo dell’anno che prevede spostamenti per vacanze e festività, la speranza è che queste agitazioni possano essere l’occasione per una riflessione più ampia sulle politiche di trasporto in Italia. In attesa di sviluppi, non resta che tenere d’occhio il calendario e pianificare i propri viaggi con un po’ di anticipo.