Una buona notizia per tutti i beneficiari della NASPI, dal prossimo anno potranno sfruttare un nuovo beneficio a loro vantaggio.
La NASPI rappresenta la prestazione a favore dei disoccupati più importante del Paese. Ne hanno diritto i lavoratori dipendenti, con l’esclusione del pubblico impiego, che perdono in maniera involontaria il lavoro. Il contributo spetta ad altre categorie come gli apprendisti, i dipendenti a tempo determinato (compreso quelli della Pubblica Amministrazione, per esempio i docenti con contratti a termine), i soci lavoratori di cooperative, il personale artistico con contratti di lavoro subordinato.
Per tutte queste categorie l’aspetto decisivo per ricevere il contributo è la perdita involontaria dell’occupazione, con l’eccezione delle dimissioni per giusta causa. La domanda per la NASPI va presentata all’INPS per via telematica entro 68 giorni dall’evento di disoccupazione. L’indennità è mensile, pari circa al 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni, e dura per un numero si settimane pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni.
Cosa possono sfruttare i titolari di NASPI per curarsi
La somma quindi tende a non essere particolarmente elevata e inoltre si riduce del 3 per cento al decorrere del sesto mese di fruizione. Quindi potrebbe risultare abbastanza ridotta nell’ultimo periodo di godimento. Una delle questioni che si pongono n questi contesti è proprio come affrontare le spese a partire da quelle mediche.
Purtroppo le statistiche dicono che gli italiani ricorrono sempre meno alle cure mediche proprio per questioni di reddito, spesso non più sufficiente. Tra le cure che più spesso vengono abbandonate ci sono quelle dentistiche. Quindi proprio chi si trova in condizioni di difficoltà economica come i percettori della NASPI, rischia di dover rinunciare alle costose cure dentistiche.
Ricordiamo allora la possibilità di interventi gratuiti o a basso costo nelle strutture pubbliche. Il Servizio sanitario nazionale offre cure mediche di base alle persone con bassi redditi. I trattamenti riguardano estrazioni, otturazioni e pulizie dentali. Le ASL sono tenute a fruire tutte le informazioni necessarie ai cittadini che le richiedono.
Altra opportunità per persone in difficoltà economica è rappresentata dalle associazioni di volontariato. Questi interventi garantiscono delle cure di base o urgenti e garantiscono un primo accesso ai percorsi medici di assistenza. Altra soluzione è offerta dalla cliniche universitarie odontoiatriche dove i costi delle cure sono contenuti. Gli studenti universitari, sotto la guida dei docenti esperti, effettuano interventi dalla chirurgia alle pulizie dentarie.
Infine, vi sono le strutture convenzionate che offrono servizi a prezzi calmierati, rendendo accessibili molti interventi medici, dalla diagnosi alla terapia alle protesi. Da valutare i piani di pagamento rateale che molti studi dentistici offrono ai pazienti, un opzione utile per interventi costosi come gli impianti.