Caro affitti, i prezzi delle case sono saliti alle stelle: diventa un salasso se abiti in queste città, numeri da record
Trovare una casa in affitto è diventato sempre più difficile, e non solo per la scarsità di offerta. I prezzi degli affitti sono schizzati alle stelle, mettendo a dura prova le tasche di chi vive nelle grandi città italiane. Le difficoltà legate alla ricerca di una casa non riguardano più solo l’adattarsi a spazi più piccoli o scegliere un quartiere periferico: ora il problema principale è che, ovunque ti volti, i canoni mensili sembrano non fare altro che salire. Un fenomeno che coinvolge da vicino anche chi è alla ricerca di un appartamento modesto, ma si ritrova comunque a fronteggiare cifre che, a volte, sembrano completamente fuori portata.
In un Paese come l’Italia, dove il mercato immobiliare è da sempre soggetto a fluttuazioni e oscillazioni, l’andamento dei rincari degli affitti non può più essere ignorato. Dati alla mano, le statistiche più recenti ci raccontano una storia di continua crescita: tra il 2018 e il 2023, il peso medio del canone mensile sui redditi da lavoro dipendente è aumentato dal 31,6% al 35,2%.
E in alcune città, la percentuale di reddito destinata all’affitto arriva a superare il 40%. È chiaro che questo tipo di rincaro colpisce soprattutto chi deve firmare un nuovo contratto, come le famiglie che cercano un appartamento più grande o i lavoratori che si trasferiscono per motivi professionali.
Ma dove si registrano i rincari più elevati? I numeri parlano chiaro, e se ti trovi a vivere in una di queste città, il budget che devi mettere a disposizione per l’affitto sarà sicuramente più alto rispetto alla media nazionale. Partiamo da Milano, che, come previsto, resta in cima alla classifica. Con una cifra media di 1.122 euro al mese per un nuovo contratto di locazione, il capoluogo lombardo segna un aumento di ben 267 euro rispetto al 2018. Milano è la città in cui l’affitto pesa di più sulle tasche degli inquilini, con una percentuale di reddito destinata agli affitti che raggiunge il 37,4%. Difficile sostenere un costo del genere se non si dispone di un reddito altrettanto elevato, e questo crea un divario sempre più netto tra chi può permettersi di vivere in centro e chi, invece, è costretto a spostarsi in periferia o a cercare soluzioni alternative.
Non lontano da Milano, Firenze e Roma seguono a ruota, con canoni medi mensili di 967 e 947 euro, rispettivamente. Rispetto a qualche anno fa, l’incremento è stato notevole: nel 2018, la mensilità media nelle grandi città era intorno ai 600 euro. Ora, ci si trova a dover fare i conti con un aumento di circa 100 euro, una cifra che, nel caso di un contratto di affitto rinnovato, pesa non poco sul bilancio familiare.
Oltre a queste, ci sono altre città in cui il rincaro degli affitti è meno eclatante, ma comunque significativo. A Vicenza, ad esempio, l’aumento è stato il più alto in assoluto, con un +8,5%. Per i residenti, questo significa una pressione sempre più forte sulle spalle, tanto più se il reddito da lavoro dipendente non è cresciuto in misura proporzionale. Bologna, con un +6,3%, e Milano, che segna lo stesso incremento, si pongono all’attenzione per la difficile sostenibilità dei costi della casa.
Al contrario, ci sono anche città dove i canoni di locazione sono leggermente calati, come Pescara e Venezia, che mostrano una riduzione dei prezzi medi, rispettivamente di -126 e -72 euro al mese. Sebbene questi cali possano sembrare piccoli, sono segnali che il mercato si sta evolvendo e che le politiche locali potrebbero avere un impatto sulle dinamiche del settore.
Se da un lato ci sono città dove l’affitto sta diventando un lusso, dall’altro si solleva la domanda su come affrontare questa realtà sempre più insostenibile. Le detrazioni fiscali per gli inquilini a basso reddito, sebbene utili, non sono sufficiente a coprire l’entità dei rincari. La cedolare secca (flat tax) offre una protezione a chi ha un locatore che ha scelto questa modalità, ma il rischio di veder lievitare ancora i prezzi rimane alto. In un contesto così incerto, quale futuro possiamo aspettarci per chi ha bisogno di una casa a un prezzo accessibile?
Mentre il mercato si adatta a nuovi scenari, è fondamentale interrogarsi su come le politiche abitative possano rispondere alle esigenze di chi vive nelle metropoli. L’aumento degli affitti non è solo una questione di domanda e offerta, ma anche una sfida che deve coinvolgere le amministrazioni locali e nazionali, per trovare soluzioni che possano davvero tutelare tutti, senza lasciare indietro chi non ha i mezzi per affrontare queste spese.
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