Il Codice della Strada è pronto ad una nuova modifica: arriva una stretta per gli automobilisti, ecco i punti principali
Quando si parla di modifiche al Codice della Strada, di solito non ci si aspetta niente di “soft”. E infatti, la riforma che ha appena superato il primo voto alla Camera e si prepara a passare al Senato porta con sé novità importanti, alcune anche davvero pesanti per gli automobilisti.
Se pensate che le regole sulle infrazioni siano già abbastanza severe, preparatevi a vedere cambiamenti che potrebbero mettere a rischio non solo il portafoglio, ma anche la possibilità di rimanere al volante. Tra multe più alte, nuove regole per i neopatentati e sanzioni raddoppiate in caso di recidiva, la guida nel 2024 potrebbe essere molto più costosa, e non solo in termini di denaro.
La riforma porta con sé modifiche radicali su diversi aspetti, ma partiamo subito da quelli che impatteranno di più sulla vita quotidiana degli automobilisti. Se sei tra quelli che non riescono a staccarsi dal cellulare, preparati a sanzioni decisamente più severe. Usare il cellulare mentre si guida diventa ancora più rischioso: alla prima violazione, la multa sale a 250 euro e c’è una sospensione della patente che va da un minimo di 15 giorni a un massimo di due mesi, con 5 punti persi. Ma non finisce qui.
Se la distrazione al volante dovesse ripetersi, la multa aumenta a 350 euro, i punti persi diventano 10 e la sospensione della patente sale a 3 mesi. Come se non bastasse, per chi ha già pochi punti sulla patente (meno di 20), l’uso del cellulare alla guida scatta automaticamente una mini sospensione senza bisogno dell’intervento del prefetto. In altre parole, l’uso del cellulare potrebbe costarvi molto più che qualche euro di multa: la patente è a rischio!
Altra novità che sicuramente farà discutere riguarda i conducenti sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Se fino ad oggi la legge imponeva multe e sospensioni per chi viene trovato positivo agli alcoltest, ora chi ha precedenti per guida in stato di ebbrezza dovrà fare i conti con una nuova stretta. Se recidivo, il conducente dovrà installare a proprie spese un dispositivo chiamato alcolock, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico è sopra lo zero.
E se si tenta di manometterlo? Le sanzioni vengono aumentate fino al raddoppio. Chi viene trovato positivo a sostanze stupefacenti, invece, vedrà la patente ritirata e, se i test medici confermano l’inidoneità alla guida, la revoca diventa definitiva per almeno 3 anni. Non è solo un danno economico, ma un vero e proprio rischio di perdere il diritto alla guida per lungo tempo.
Ma non finisce qui. Per i neopatentati, le nuove regole del Codice della Strada impongono limiti meno severi: chi ha ottenuto la patente B da meno di 3 anni non potrà guidare auto con potenze superiori a 75 kW/t (prima erano 55) e 105 kW di potenza massima (prima erano 70).
Anche la sospensione della patente diventa più severa: se il conducente ha meno di 20 punti e commette infrazioni come l’uso del cellulare o la mancata cintura di sicurezza, la sospensione potrà durare da pochi giorni fino a un massimo di due settimane. Ma il cambio più significativo riguarda i dispositivi di controllo: con l’introduzione di nuovi strumenti omologati per il rilevamento delle violazioni, le forze dell’ordine potranno multare più trasgressori contemporaneamente, utilizzando telecamere automatiche e documentazione fotografica o filmata per sanzionare chi supera i limiti di velocità o commette altre infrazioni pericolose.
Questi cambiamenti segnalano un passo deciso verso il rafforzamento della sicurezza stradale in Italia, ma anche un’inversione di rotta nei confronti di comportamenti che, fino ad oggi, non venivano puniti in modo abbastanza severo. Le multe aumentano, le sanzioni diventano più dure, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre il numero degli incidenti e migliorare la sicurezza per tutti.
Le modifiche in arrivo pongono un interrogativo: ci renderanno davvero più sicuri sulle strade? O saranno solo un altro capitolo di leggi che pesano sulle tasche degli automobilisti senza risolvere i problemi di fondo della sicurezza stradale? Il tempo ci dirà se queste nuove regole riusciranno a fare la differenza o se finiranno per essere solo un aumento di tasse mascherato da legge per la sicurezza.
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