Le telefonate spam sui nostri cellulari potrebbero finalmente ridursi o terminare del tutto: lo ha svelato il commissario dell’AGCOM
Quante volte ti è capitato di ricevere una chiamata da un numero apparentemente locale, magari con un prefisso di Milano (02) o Roma (06), per poi scoprire che si trattava di un call center dall’altro lato del mondo? Questo fenomeno, è diventato una delle piaghe più fastidiose del telemarketing aggressivo. E, se ti stai chiedendo cosa significhi davvero, non sei il solo: capire di cosa si tratta è il primo passo per combatterlo.
Il cli spoofing, così si chiama questo fastidioso fenomeno, è una tecnica utilizzata da alcuni call center (spesso situati all’estero) per camuffare la propria vera identità, facendo apparire sul display del destinatario un numero telefonico falso. Questo numero viene scelto per sembrare familiare: prefissi locali o numerazioni mobili che inducono le persone a rispondere, pensando che si tratti di una chiamata importante.
Dietro questa maschera, però, si celano spesso call center aggressivi o addirittura truffatori che operano violando le leggi italiane ed europee. Il risultato? Una valanga di telefonate indesiderate, difficili da tracciare e ancora più complicate da bloccare.
Le chiamate indesiderate rappresentano un fastidio quotidiano per milioni di italiani, ma grazie a queste nuove misure il telemarketing aggressivo potrebbe diventare un ricordo meno frequente. La speranza è che il lavoro dell’AGCOM, insieme alle tecnologie di blocco e alle sanzioni, riesca a restituire ai cittadini una maggiore serenità. Ma vediamo nel dettaglio cosa sta per succedere e come si ha intenzione di arginare questa situazione fastidiosa.
Il fenomeno è diventato così diffuso da richiedere interventi drastici. Massimiliano Capitano, Commissario AGCOM, ha spiegato in un’intervista a Mediaset quali saranno le prossime mosse per arginare il problema. “C’è un tavolo di confronto con gli operatori del settore”, ha detto, sottolineando che nei prossimi mesi arriverà il blocco definitivo di tutte le chiamate provenienti dall’estero che utilizzano il cli spoofing.
Secondo Capitano, l’obiettivo è impedire che queste chiamate riescano a camuffarsi con prefissi italiani, come il 02 di Milano o il 06 di Roma, o con le classiche numerazioni mobili. “Sono chiamate che fingono di arrivare dall’Italia ma invece provengono dall’estero”, ha aggiunto. Tuttavia, per implementare queste misure serviranno ancora alcuni mesi: “Purtroppo il processo richiederà 5-7 mesi, ma laddove è stato applicato ha dimostrato di essere efficace su una buona percentuale di telefonate”.
Mentre le tecnologie per bloccare il cli spoofing vengono messe a punto, l’AGCOM sta già intervenendo con provvedimenti contro le compagnie telefoniche che non vigilano sui comportamenti dei loro subappaltati o committenti. Telecom Italia e Sparkle, ad esempio, sono state diffidate formalmente per non aver adeguatamente controllato le attività dei call center collegati.
Ma non finisce qui: l’AGCOM ha il potere di sanzionare gli operatori telefonici fino a 5 milioni di euro nel caso in cui non garantiscano il rispetto delle normative. Questo include il controllo sui committenti che utilizzano il cli spoofing per aggirare le regole del Registro delle Opposizioni e del telemarketing legale.
Il Registro delle Opposizioni è uno strumento che, in teoria, dovrebbe proteggere i cittadini dalle chiamate indesiderate. E, secondo l’AGCOM, funziona bene nel caso di operatori di telemarketing che agiscono entro i limiti della legalità. Il problema è che il cli spoofing opera al di fuori di queste regole, rendendo inefficace qualsiasi filtro.
Massimiliano Capitano è stato chiaro: “Questi fenomeni contravvengono alla normativa italiana ed europea, e purtroppo non possono essere filtrati dal Registro delle Opposizioni“. Proprio per questo, le nuove misure tecniche e le sanzioni mirano a colpire direttamente chi sfrutta questi stratagemmi, garantendo ai cittadini una protezione più efficace.
“Il fenomeno è assolutamente insopportabile”, ha dichiarato Capitano, e le misure annunciate dall’AGCOM sono un segnale chiaro che non sarà più tollerato. Il blocco delle chiamate provenienti dall’estero, camuffate con numeri italiani, sarà un passo importante per ridurre l’impatto di questa piaga.
Tuttavia, come ha sottolineato Capitano, non sarà una soluzione definitiva: “Molti truffatori agiscono direttamente dall’Italia. Ma, laddove il blocco è stato applicato, si è rivelato efficace su una buona percentuale di telefonate”.
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