Cabal si aggiunge a Bremer nell’infermeria bianconera fino a fine stagione: ora per Giuntoli c’è l’idea di riportare un talento alla base
L’infermeria della Juventus continua a riempirsi. Dopo Bremer, è il turno di Juan Cabal, giovane difensore colombiano costretto a fermarsi per un infortunio al legamento crociato che mette fine alla sua stagione.
Un colpo durissimo per Thiago Motta, che si ritrova con una difesa sempre più corta, specialmente sulla fascia sinistra, dove ora resta il solo Cambiaso. Ma se l’emergenza è palese, in casa bianconera si studiano già le mosse per colmare questa lacuna.
In questo scenario, la Juventus è costretta a correre ai ripari. Due le strade sul tavolo: affidarsi alle risorse interne, puntando sui giovani della Next Gen, dove c’è il già utilizzato Rouhi oltre a Puczka e al limite perfino il jolly Livano Comenencia. Altra opzione può essere quella di esplorare il mercato degli svincolati per individuare un’opzione pronta all’uso: i nomi più spendibili sarebbero quelli di Alioski e Kurzawa o dell’operazione-nostalgia Marcelo, ma nessuno di questi convince appieno il ds Giuntoli.
Ma c’è anche una terza possibilità che sta prendendo piede: il ritorno di un volto noto cresciuto nel vivaio bianconero, un’operazione che avrebbe anche il vantaggio di risolvere problematiche legate alle liste di calciatori da consegnare a FIGC e UEFA.
Juve, idea Dragusin: il problema sono i costi
Classe 2002, Radu Dragusin era considerato uno dei prospetti più interessanti del settore giovanile della Juventus. Il difensore rumeno ha fatto il suo esordio in prima squadra sotto Andrea Pirlo, dimostrando solidità e personalità nonostante la giovane età. Tuttavia, nel 2021, Dragusin è stato ceduto al Genoa per circa 7 milioni di euro, una mossa dettata dalla necessità di alleggerire i conti.
Da lì, la carriera di Dragusin ha preso il volo: il suo trasferimento al Tottenham nel gennaio scorso, per una cifra vicina ai 30 milioni di euro, testimonia quanto il suo valore sia cresciuto. In Premier League, Dragusin si è affermato come un centrale affidabile, capace di unire forza fisica e buona tecnica, caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto al gioco moderno.
Ma il suo legame con la Juventus non si è mai spezzato del tutto. Essendo un prodotto del vivaio bianconero, il suo ritorno avrebbe un impatto positivo sulle liste, risolvendo alcune problematiche legate ai giocatori cresciuti “in casa”. Questo aspetto potrebbe convincere Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juve, a puntare su un ritorno clamoroso.
Con Dragusin, Thiago Motta avrebbe un elemento versatile, capace di giocare sia al centro della difesa che, all’occorrenza, come braccetto in una difesa a tre. Questo garantirebbe alla Juventus maggiore flessibilità tattica, permettendo di affrontare con serenità le prossime sfide in campionato e in Europa.
Riportare il 2002 rumeno a Torino non sarebbe semplice, visto che difficilmente il Tottenham si priverà del calciatore per una cifra di molto inferiore a quella d’acquisto. Giuntoli potrebbe giocare la carta del legame con il club che lo ha lanciato. La Juventus ha dimostrato in passato di non esitare quando si tratta di riportare a casa i propri talenti, come dimostrano i casi di Morata e Pogba. Per Dragusin, la prospettiva di tornare alla Juve potrebbe rappresentare una grande opportunità per affermarsi definitivamente in una big del calcio europeo.