Mutuo, e se lo faccio e poi dovessi perdere il lavoro? E’ questa la paura di tutti. Ecco come risolvere ora questo problema facilmente
Chi non ha mai pensato, nella propria vita, di comprare casa? Per molti del resto questo è il sogno di una vita. Desiderio tuttavia vincolato a un mutuo, nonché strumento che rende possibile ciò che altrimenti sarebbe inaccessibile per quasi tutte le persone interessate. Si compra infatti un appartamento che costa una cifra che potremmo guadagnare solo vivendo una vita intera ma anticipando la somma tramite banca, alle quale poi verrebbero ridati tutti i soldi man mano a suon di corpose rate mensili.
Quando ci si rivolge a una banca o a un istituto di credito per ottenere un mutuo, in realtà si sta infatti chiedendo un prestito finalizzato all’acquisto di un immobile. Questo prestito si ripaga nel tempo, tramite rate mensili che comprendono una quota del capitale ricevuto e una parte di interessi. Ogni mutuo, però, è un mondo a sé, con termini, condizioni e costi che possono variare notevolmente.
Per prima cosa, una banca esamina diversi aspetti prima di decidere se concedere un mutuo. Tra questi, spiccano il reddito, la stabilità lavorativa e, soprattutto, la capacità di rimborso del richiedente. In base a questi fattori, l’istituto stabilisce l’importo massimo che può erogare, la durata del prestito e il tasso d’interesse applicato, che può essere fisso o variabile.
La scelta tra un tasso fisso e uno variabile è una delle decisioni cruciali da prendere: il primo offre una rata costante nel tempo, il secondo può variare in base alle oscillazioni di mercato, con il rischio di salire, ma anche di scendere. A proprio rischio e pericolo. Un’altra condizione essenziale riguarda la durata del mutuo, che generalmente può variare dai 10 ai 30 anni. Più lunga è la durata, minore sarà la rata mensile, ma maggiore l’importo totale degli interessi pagati.
Cos’è la polizza mutuo e come protegge in caso di eventi imprevisti
Quando si stipula un mutuo, una delle decisioni da prendere riguarda poi l’eventuale sottoscrizione di una polizza mutuo. Ma di cosa si tratta esattamente e perché è importante? La polizza mutuo è una forma di assicurazione che tutela sia il mutuatario sia la banca, offrendo una protezione in caso di eventi gravi e imprevisti. Immagina di trovarti, a causa di un improvviso lutto, senza più la persona con cui condividevi il pagamento delle rate del mutuo, oppure di perdere improvvisamente il lavoro. In situazioni del genere, il peso del mutuo può diventare insostenibile. Ed è qui che interviene la polizza mutuo.
Esistono diverse tipologie di polizze, tra cui quelle per perdita del lavoro, invalidità permanente o decesso. Questi contratti di assicurazione, a seconda della copertura scelta, possono subentrare nel pagamento delle rate del mutuo, assicurando che l’impegno finanziario verso la banca venga rispettato anche nei momenti di maggiore difficoltà. In altre parole, la polizza mutuo rappresenta una sorta di “paracadute”, che permette di evitare che l’intero peso economico cada sulle spalle della famiglia in caso di imprevisti. La polizza non è obbligatoria per legge, ma spesso le banche la propongono (o la impongono) come requisito per la concessione del mutuo.
Quanto costa l’assicurazione mutuo
Il costo di una polizza mutuo può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui il tipo di copertura scelta, l’importo del mutuo e la durata del finanziamento. In generale, il prezzo di questa assicurazione può rappresentare una spesa aggiuntiva considerevole, che incide sul costo complessivo del mutuo. Solitamente il premio assicurativo viene calcolato come una percentuale del capitale assicurato e può essere pagato in un’unica soluzione iniziale oppure spalmato sulle rate mensili del mutuo. Per farti un’idea, una polizza base per proteggere da eventi come il decesso del mutuatario può costare circa l’1% dell’importo del mutuo, ma le cifre aumentano se si desidera estendere la copertura a rischi come la perdita del lavoro o l’invalidità.
Ad esempio, per un mutuo di 100.000 euro, il costo della polizza potrebbe aggirarsi intorno ai 1.000 euro se si opta per una copertura minima, mentre potrebbe salire fino a 3.000-5.000 euro o più in caso di coperture più estese e complete. La polizza che copre la perdita del lavoro, in particolare, risulta solitamente più onerosa, poiché questo rischio è statisticamente più alto e quindi anche più “costoso” da assicurare per le compagnie. Vale la pena di confrontare diverse proposte e non fermarsi alla prima offerta della banca: sul mercato esistono numerose compagnie assicurative che propongono soluzioni personalizzabili, con costi che variano in base alla storia lavorativa, all’età e al profilo finanziario del mutuatario. Considerare l’opzione di una polizza mutuo può sembrare un ulteriore impegno finanziario, ma a lungo termine rappresenta una sicurezza importante.