Fattura elettronica, un importante appuntamento di fine anno. Cosa succede per questo strumento usato da tutte le partite iva.
La fatturazione elettronica ha rappresentato un cambiamento fondamentale per professionisti e imprese in questi anni. Ha segnato un passo decisivo verso la digitalizzazione del fisco, facendo quasi da apripista ad altre iniziative volte a introdurre il formato digitale per le operazioni e gli strumenti utilizzati, per esempio le dichiarazioni precompilate e i registri iva.
Non solo, l’uso della fattura elettronica è stata molto utile nella lotta all’evasione all’elusione fiscale dell’iva. Non è un caso che il gettito maggiore dell’imposta sul valore aggiunto abbia toccato circa 2 miliardi di euro. Una cifra veramente incredibile, considerando l’applicazione da relativamente pochi anni. Inoltre per l’Agenzia delle Entrate è stato possibile individuare con sempre maggiore rapidità irregolarità ed errori, servendo anche come deterrente.
Nonostante questi risultati lusinghieri, l’uso a fattura elettronica in Italia, allargato anche ai forfettari proprio da quest’anno, deve essere derogato per proseguire. Infatti l’autorizzazione concessa a livello comunitario per lo strumento è fino al 31 dicembre 2024.
Successivamente l’Italia avrà bisogno di una deroga che in qualche modo di lega alla riforma VIDA, in atto in vari paesi europei e che dovrebbe portare all’unificazione delle regole fiscali per le fatture (e non solo) in tutti i Paesi dell’Unione. La riforma VIDA è parte del Piano per una fiscalità equa e semplice, adottato dalla Commissione europea nel 202 per contribuire al superamento della crisi economica.
Le misure introdotte sono diverse, tra cui quelle sugli obblighi in materia di iva. Tutte le norme nazionali saranno unificate in questo settore strategico per scambi e commerci internazionali e non sarà più necessario richiedere altre proroghe. Cambiamenti sono già in atto in diversi paesi. Per esempio in Germania si sta introducendo l’obbligo della fattura elettronica per gli scambi in B2b, sia per le operazioni ricevute che per quelle emesse.
In Francia ricevere la fattura elettronica diventerà obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2026. Per le grandi imprese, dalla stessa data sarò obbligatorio anche emettere i documenti in formato elettronico. Invece per le imprese di medie e piccole dimensioni l’obbligo scatterà a partire dal 2027. L’Italia nonostante la necessità di una deroga, che verrà certamente concessa, è avanti con i tempi del Piano.
La fattura elettronica infatti da un lato riduce le possibilità di frodi nel campo dell’iva e dall’altro spinge l’amministrazione e gli utenti a digitalizzare documentazione e processi, semplificando gli adempimenti in ambito fiscale.
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