Quali sono le possibilità per accedere alla pensione anticipata, requisiti e destinatari. Le novità della legge di bilancio 2025.
Con la pubblicazione del disegno di legge relativo alla legge di bilancio 2025 sono emerse diversi dettagli importanti riguardo le pensioni. Dal testo emergono le conferme di alcune prestazioni già presenti, con il mantenimento dello schema restrittivo che rendono l’accesso alla pensione anticipata meno flessibile.
Tuttavia spuntano anche altre novità dal pacchetto pensioni, soprattutto per alcune categorie specifiche. Purtroppo le possibilità di modificare l’impianto complessivo del sistema pensionistico italiano sono ridotte, in considerazione della mancanza delle risorse necessarie per un obiettivo del genere. Quindi al via sono previsti dei ritocchi per determinati beneficiari, che si affiancano alle altre misure previdenziali già esistenti. Vediamo i dettagli della novità.
Al momento la flessibilità in uscita dal lavoro è possibile attraverso diverse misure che permettono una deroga al traguardo consueto della pensione di vecchiaia. Questa è raggiungibile con almeno 67 anni di età anagrafica, 20 anni di contributi versati e un assegno mensile pari almeno all’importo dell’assegno sociale (nel 2024 la somma è di 534,41 euro).
Tra le deroghe a questa prestazione ricordiamo la pensione anticipata che si raggiunge con almeno 62 anni di età anagrafica e 41 anni di anzianità contributiva. Simile a questa misura c’è la pensione anticipata per i lavoratori precoci con 41 anni di contributi e almeno 12 mesi di contribuzione versati entro il diciannovesimo anno di età.
Esiste poi una pensione anticipata per lavoratori con invalidità riconosciuta almeno pari all’80% che permette di andare in pensione alle donne a 57 anni compiuti e agli uomini a 62. Ci sono poi degli scivoli verso la pensione come l’assegno straordinario, per specifici fondi solidarietà aziendale, l’ipopensione pagato dal datore di lavoro per i dipendenti in esodo e l’APE sociale per disoccupati, caregivers, invalidi almeno al 74% e occupati in lavori gravosi.
Per le donne esiste poi Opzione donna, riservata anch’essa a categorie particolari come le invalide con riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%, dipendenti o licenziate da aziende in crisi, caregivers. Per tutte almeno 35 anni di contributi versati e 61 anni anagrafici, diminuiti di un anno per figlio, fino a un massimo di due.
Veniamo alla novità 2025, destinata alle lavoratrici e in particolare alle madri con almeno 4 e più figli. Con questo requisito familiare, 65 anni e 8 mesi di età anagrafica, oltre a 20 anni di contributi sarà possibile anticipare la pensione. L’anticipo è destinato poi solo alle lavoratrici che hanno iniziato a versare contributi dal 1996. Dunque una miglioria per le lavoratrici madri di famiglie particolarmente numerose, ma il cui impatto è tutto da valutare.
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