Una comunicazione di Poste Italiane ha fornito tutti i chiarimenti in relazione alla scadenza e la prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali (Bfp).
Uno dei metodi di risparmio preferito dagli italiani è sicuramente rappresentato dai Buoni Fruttiferi Postali (Bfp), strumenti finanziari emessi dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp) che nel 2024 hanno compiuto 100 anni: il primo è stato emesso nel 1924.
I Bfp sono considerati strumenti di risparmio sicuri e semplici da sottoscrivere, il loro meccanismo prevede, difatti, il versamento di una determinata quota di denaro (capitale) che poi, in base alla tipologia di buono scelta, maturerà degli interessi, da riscuotere al ritiro del capitale. Proprio in merito alla riscossione, Poste Italiane, nei mesi scorsi, ha diramato una comunicazione fornendo chiarimenti sulla scadenza e la prescrizione dei buoni.
A marzo, Poste Italiane ha diramato una comunicazione con tutti i dettagli per quanto riguarda la scadenza e la prescrizione dei vari Buoni Fruttiferi Postali messi a disposizione dei propri clienti ed i cui tassi di interesse sono stati modificati di recente.
L’azienda ha spiegato, nello specifico, che i Bfp cessano di essere fruttiferi dopo la data di scadenza indicata sul buono stesso e comunicata al momento della sottoscrizione. Il capitale ed i relativi interessi maturati possono, invece, essere incassati sino alla data di prescrizione che attualmente è stabilita in 10 anni e decorre dalla data di scadenza del buono stesso. Per fare un esempio, se un Bfp ha una scadenza fissata al 22 giugno 2025 non potrebbe essere più incassato a decorrere dal 23 giugno 2035, in quanto prescritto.
Il titolare, dopo la prescrizione, come spiega Poste Italiane, perde il diritto di incassare il capitale investito ed i relativi interessi maturati dopo l’emissione del buono. Per questo motivo, l’azienda invita i titolari a verificare sempre la data di scadenza e quella di prescrizione dei Bfp cartacei posseduti. Il termine di scadenza, dal 2009, è sempre indicata sul fronte del titolo stesso.
Il rimborso avviene in un’unica soluzione e può essere richiesto in qualsiasi momento e non prevede alcun costo aggiuntivo. Per richiederlo è necessario esibire il titolo ed un documento di identità in corso di validità, poi è possibile scegliere di ritirare in contanti o tramite versamento su un conto corrente bancario o postale.
Per avere ulteriori chiarimenti, i clienti possono sempre recarsi presso uno degli uffici postali presenti sul territorio, contattare il numero di Poste Italiane o, in alternativa, collegarsi sul sito alla sezione dedicata ai Buoni Fruttiferi Postali.
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