Bolletta non pagata: ecco dopo quanto tempo ti staccano l’utenza

Bolletta non pagata, cosa succede in questi casi? Dopo quanto tempo staccano l’utenza e rischi di restare senza acqua, luce o gas

E’ un periodo storico estremamente complicato, questo, sul piano economico. Molte famiglie si trovano infatti a fronteggiare un crescente stress a causa di spese sempre più incalzanti, con l’aumento del costo della vita – unito a inflazione galoppante e a bollette che sembrano non avere fine – ha reso difficile per molte persone gestire il proprio bilancio familiare. E non è insolito che si verifichino ritardi nei pagamenti delle bollette e altre spese quotidiane, creando un circolo vizioso di preoccupazioni.

bolletta non pagata
Bolletta non pagata, dopo quanto tempo staccano l’utenza – Istitutonervilentini.it

Le famiglie, in cerca di stabilità, si trovano così spesso a dover sacrificare necessità primarie o a ricorrere a prestiti per far fronte agli impegni, aumentando ulteriormente il peso della crisi. Ma cosa succede quando, nonostante tutto, proprio non si riesce a pagare una bolletta? Quando c’è il rischio che stacchino l’utenza? Dopo quanti pagamenti non effettuati?

Cosa succede alla prima bolletta non pagata?

Quando una bolletta della luce o del gas rimane non pagata, il primo passo del fornitore è quello di inviare un sollecito, un promemoria per ricordarti che il pagamento è in sospeso. Questo avviso è di solito il primo segnale, e può arrivare tramite posta, email o messaggio, a seconda delle modalità di comunicazione scelte al momento dell’attivazione dell’utenza. L’intento è invitare il cliente a regolarizzare la posizione il prima possibile, evitando così disagi futuri.

Dopo quante bollette non pagate si rischia il distacco dell’utenza?

Ma dopo quanti insoluti si passa dalle parole ai fatti? Generalmente, il distacco non avviene subito. Ecco una panoramica dei tempi e delle modalità:

  1. Sollecito formale: se la bolletta resta impagata anche dopo il primo avviso, il fornitore invia una comunicazione formale di messa in mora. Questa lettera specifica l’importo dovuto e concede un ulteriore termine per il pagamento, che di solito è di circa 15 giorni. È un’occasione finale per saldare l’importo prima che scattino azioni più serie.
  2. Preavviso di sospensione: se non si risponde nemmeno alla messa in mora, il fornitore può emettere un preavviso di sospensione dell’utenza. Anche questo preavviso lascia un tempo (generalmente dai 10 ai 15 giorni) per mettersi in regola prima del distacco vero e proprio.
  3. Distacco del servizio: se la situazione non si risolve, il fornitore ha facoltà di interrompere l’erogazione del servizio. Per le utenze di luce, viene attivata la riduzione di potenza al 15%, una modalità temporanea che consente un consumo minimo, evitando così un distacco immediato. Questa riduzione può durare fino a 15 giorni; se il pagamento non arriva entro tale termine, il distacco diventa definitivo. Per il gas, invece, non esiste una riduzione progressiva e il distacco è immediato dopo la scadenza del preavviso.

Come evitare il distacco: soluzioni e opzioni di pagamento

bolletta non pagata
Bolletta non pagata cosa succede – Istitutonervilentini.it

Se hai difficoltà a saldare una bolletta, ci sono alcune alternative da considerare prima che la situazione peggiori:

  • Piani di rateizzazione: molti fornitori offrono la possibilità di rateizzare gli importi arretrati, soprattutto per le bollette particolarmente alte. Per richiedere la rateizzazione, basta contattare il servizio clienti o controllare il sito web del proprio fornitore. La rateizzazione consente di ripartire il debito in diverse mensilità, evitando così un’unica spesa eccessiva.
  • Assistenza sociale: esistono agevolazioni per le famiglie in difficoltà economica, come il bonus sociale su luce e gas, che riduce l’importo delle bollette per chi ha un ISEE sotto una certa soglia. Anche il bonus sociale può essere una soluzione valida, se ci si trova in una situazione di difficoltà prolungata.
  • Accordo con il fornitore: in alcuni casi, è possibile negoziare direttamente con il fornitore per prorogare la scadenza del pagamento, soprattutto se ci si trova momentaneamente impossibilitati a saldare.

Cosa fare se il servizio viene sospeso?

Se si arriva al distacco della luce o del gas, il ripristino del servizio richiede un pagamento completo di tutte le bollette in sospeso e degli eventuali costi aggiuntivi. In molti casi, una volta effettuato il pagamento, il servizio viene ripristinato entro pochi giorni lavorativi. È sempre consigliabile conservare le ricevute di pagamento e inviarne copia al fornitore per accelerare il processo.

La tempistica per il distacco dell’utenza per bollette non pagate può variare in base al fornitore di energia elettrica o gas e alla legislazione vigente nel paese. In generale, ecco un’idea di come funzionano le procedure in Italia:

  1. Scadenza della bolletta: dopo la scadenza della bolletta, il fornitore invia un sollecito di pagamento. Di solito, si ha un periodo di grazia di 10-15 giorni.
  2. Primo sollecito: se il pagamento non viene effettuato, il fornitore invia un primo sollecito, che può includere una comunicazione formale.
  3. Secondo sollecito: se il debito persiste, può seguire un secondo sollecito, solitamente dopo 30 giorni dalla scadenza originale.
  4. Avviso di distacco: dopo circa 60-90 giorni senza pagamento, il fornitore potrebbe inviare un avviso di distacco, informando il cliente che l’utenza sarà staccata se il pagamento non viene effettuato entro un certo termine, che di solito è di 10 giorni.
  5. Distacco dell’utenza: se il pagamento non viene effettuato nemmeno dopo l’avviso di distacco, il fornitore può procedere al distacco dell’utenza.

È importante ricordare che prima di qualsiasi distacco, il fornitore è obbligato a seguire una procedura di avviso e comunicazione, e ci sono normative che tutelano i consumatori in difficoltà economiche. Se ci si trova in difficoltà con i pagamenti, è sempre consigliabile contattare il proprio fornitore per cercare di trovare una soluzione.

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