Avviso Agenzia Entrate a tutti: stanno arrivando queste email per un rimborso straordinario in queste settimane. Ecco di cosa si tratta
Una volta ci preoccupavamo che i ladri potessero entrare a casa nostra, oggi il timore è che possano violare il cellulare. Sono sempre più frequenti, infatti, le truffe on line con lo scopo di accedere e bucare il nostro conto corrente poi da svuotare. E come noto ormai a tanti – soprattutto chi ha una certa predisposizione verso le nuove tecnologie – era le tecniche più diffuse c’è il phishing, ovvero l’invio di email, SMS o messaggi sui social che sembrano provenire da fonti affidabili, come banche, istituzioni o aziende conosciute.
Messaggi apparentemente autentici ma in realtà falsi e progettati per rubare dati personali, come credenziali d’accesso o informazioni bancarie. I truffatori puntano spesso a suscitare un senso di urgenza o di opportunità (come promesse di rimborsi fiscali o avvisi di conti bloccati) per indurre le persone a cliccare su link o scaricare file malevoli, col rischio di esporre le proprie informazioni sensibili o di installare malware.
Con un comunicato del 29 ottobre scorso, l’Agenzia sta mettendo in guardia tutti i cittadini da un’ondata di messaggi fraudolenti via email. Questi tentativi di phishing, sempre più sofisticati, puntano a raccogliere informazioni personali e bancarie promettendo falsi rimborsi fiscali.
In questi messaggi – spiega l’ente fiscale – i truffatori si fingono l’Agenzia delle Entrate e invitano i destinatari a compilare un modulo allegato per ottenere un rimborso fiscale straordinario. L’email sembra ufficiale, ma ci sono alcuni dettagli che possono aiutarti a riconoscere la frode:
Il modulo chiede di fornire dati personali come la partita IVA, l’IBAN e informazioni sensibili sull’azienda, tra cui nome e indirizzo della sede legale. I truffatori cercano anche documenti come carta d’identità, tessera sanitaria e patente o passaporto dell’amministratore, che verranno probabilmente utilizzati per frodi o furti d’identità.
Per evitare di cadere in trappola, l’Agenzia delle Entrate raccomanda di non aprire né scaricare allegati provenienti da mittenti sospetti, né di cliccare su link all’interno di email non verificate. È fondamentale, inoltre, non fornire credenziali d’accesso né dati bancari in risposta a questi messaggi, così come evitare di ricontattare l’indirizzo mittente. Anche le email inviate a indirizzi di Posta Elettronica Certificata (PEC) possono essere contraffatte, quindi è sempre consigliabile verificare.
Se hai dubbi sull’autenticità di una comunicazione, è preferibile consultare la sezione “Focus sul phishing” sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Lì troverai aggiornamenti e consigli su come riconoscere queste truffe e proteggerti. Inoltre, puoi sempre contattare l’Agenzia attraverso i recapiti ufficiali sul portale istituzionale o rivolgerti direttamente al tuo ufficio di zona per ulteriori conferme.
Se ricevi un messaggio sospetto di questa natura, è fondamentale non cliccare su alcun link e non aprire eventuali allegati. Prima di tutto, come già detto, controllare attentamente l’indirizzo del mittente poiché spesso le email truffa provengono da indirizzi che imitano quelli ufficiali, ma hanno dettagli errati o insoliti. Per maggiore sicurezza, cerca direttamente il sito ufficiale dell’ente o dell’azienda che il messaggio dichiara di rappresentare e verifica nella sezione “avvisi” o “phishing” se ci sono segnalazioni. È anche utile contattare l’ente tramite i canali ufficiali per confermare l’autenticità del messaggio. Inoltre, segnala sempre questi tentativi di truffa come spam o phishing nella tua casella di posta e, se disponibile, utilizza un software di sicurezza per bloccare possibili minacce.
Se hai erroneamente fornito dati personali o bancari, agire tempestivamente può limitare i danni. Cambia immediatamente le password di tutti gli account collegati e, se hai inserito le tue credenziali bancarie, contatta subito la tua banca per bloccare temporaneamente il conto e monitorare eventuali transazioni sospette. In caso di furto di identità o di informazioni sensibili, potrebbe essere utile fare una denuncia alla polizia postale, che potrà aiutarti a rintracciare eventuali usi fraudolenti dei tuoi dati e suggerire ulteriori misure di sicurezza. Infine, per prevenire futuri episodi, abilita l’autenticazione a due fattori sui tuoi account e considera di avvisare amici e familiari, che potrebbero trovarsi nella tua stessa situazione e necessitare di precauzioni.
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