Il prossimo 15 novembre scadrà il termine per presentare una specifica richiesta in relazione al Canone Rai: di cosa si tratta e come inoltrarla.
Il Canone Rai potrebbe tornare ad aumentare dopo lo sconto stabilito lo scorso anno per il 2024. Nonostante le indiscrezioni delle scorse settimane, la riduzione dell’imposta non è presente nella Legge di Bilancio 2025 ora al vaglio del Parlamento per l’approvazione finale.
Per questa ragione, se non dovesse arrivare un eventuale emendamento nel corso dell’iter parlamentare, la misura non sarà confermata ed i cittadini si ritroveranno una cifra maggiore sulla bolletta dell’energia elettrica su cui, ormai dal 2016, viene addebitata l’imposta per la detenzione di apparecchi televisivi. Intanto, il prossimo 15 novembre scade per i soggetti in possesso di determinati requisiti la possibilità di presentare una richiesta proprio in merito al Canone Rai.
Dal 1° gennaio 2025 l’importo del Canone Rai potrebbe salire nuovamente a 90 euro. Lo sconto previsto per il 2024, che aveva fatto scendere la tassa dovuta da chiunque possieda un apparecchio televisivo a 70 euro, non sarebbe stato confermato nella nuova Manovra.
In un primo momento, come aveva spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la riduzione era stata prevista nella Legge di Bilancio, ma nel testo approdato alla Camera dei Deputati nei giorni scorsi, la misura non sarebbe presente. La conferma dell’aumento non è definitiva, dato che, attraverso un emendamento alla Manovra durante la discussione in Parlamento, lo sconto potrebbe nuovamente trovare spazio. Bisognerà attendere, dunque, le prossime settimane per capire le intenzioni del Governo in merito.
Non si prevedono novità, però, per quanto riguarda le modalità di pagamento dell’imposta e le esenzioni già previste: l’imposta, dunque, verrà addebitata sulla bolletta dell’energia elettrica in 10 rate da gennaio ad ottobre e non dovrà essere versata da chi non possiede un televisore in casa, dagli over 75 con un reddito non superiore agli 8mila euro annui e dai diplomatici e militari stranieri.
Infine, per chi ha un reddito da pensione non superiore a 18mila euro annui è possibile chiedere un frazionamento del pagamento dell’imposta televisiva attraverso ritenuta sulle mensilità del trattamento pensionistico. Per richiedere il frazionamento in 11 rate, è necessario presentare richiesta scritta entro il 15 novembre al proprio ente previdenziale riportando in calce il numero di abbonamento.
Una volta accettata la richiesta, il pagamento, sulla falsariga di quanto avviene con le bollette dell’energia elettrica, verrà addebitato sul rateo della pensione nelle undici mensilità.
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