Se devi fare un bonifico a degli amici cosa devi inserire nella causale? Attenzione a questi casi: come evitare controlli del Fisco.
Sono in tanti ancora gli affezionati ai contanti ma, soprattutto tra i giovani, la moneta elettronica ormai spopola.
Che sia per organizzare un regalo comune o per dividere il conto di una cena, è frequente, anche per agevolare le divisioni, scambiarsi i soldi attraverso le piattaforme online o tramite bonifico. Questa tendenza riflette non solo un cambiamento nelle abitudini di consumo ma anche nella gestione delle finanze personali.
Bonifici agli amici, cosa mettere nella causale
In teoria, non vi sono normative che regolano questi trasferimenti di denaro fra privati, in quanto è naturale che ognuno abbia la libertà di inviare e ricevere soldi. Tuttavia, è sempre opportuno andare a specificare i motivi dell’operazione bancaria nell’apposita causale. Questo passaggio può sembrare superfluo ma assume una rilevanza notevole quando si tratta di giustificare movimenti finanziari alle autorità fiscali.
Difficilmente l’Agenzia delle Entrate si preoccuperà dei 20 euro che inviate a un amico per una pizza, ma potrebbero dare nell’occhio importi ingenti di denaro od operazioni ripetute con frequenza. È quindi importante inserire sempre una causale del pagamento, anche in modo da tenere traccia dello stesso e facilitarne la giustificazione in caso di necessità.
In realtà, una prova scritta è sempre importante quando si effettua un versamento. Questa diventa essenziale soprattutto quando si vuole dimostrare che si tratta di pagamenti esentasse come nel caso di donazioni modeste o vendita di beni usati. Il documento dovrebbe avere quella che viene definita “data certa”, utile a conferire validità legale all’operazione effettuata.
Chiaramente questo diventa un po’ più complicato quando si tratta di pagamenti tra amici, soprattutto se riguardano cifre modeste. In questi casi il consiglio è specificare il più possibile il titolo del versamento sulla causale. Ad esempio precisando che si tratta di un “rimborso spese”, divisione del conto per una cena o regalo contribuisce a chiarire la natura dell’operazione senza lasciare spazio ad ambiguità.
Per fare un esempio concreto: la dicitura “regalo”, con indicazione dell’evento (come può essere un matrimonio), può essere utile ed evitare dei problemi legati alla gestione delle classiche “buste” contenenti denaro contante. Specificando chiaramente nella causale la natura del trasferimento finanziario ci si assicura contro possibili malintesi con l’Agenzia delle Entrate.