Se hai una seconda casa prepara i soldi nel 2025: la notizia non ti piacerà
Hai un secondo appartamento? Preparati per il 2025, tante tasse da pagare con anche aumenti da considerare: ecco qual è lo scenario attuale
C’è qualcosa di speciale nell’idea di possedere una seconda casa. Ovviamente bisogna già essere grati al cielo di averne già una, ma un secondo appartamento in montagna o una villetta vicino al mare, un luogo che diventi il rifugio per le vacanze o una fonte di entrate extra, è il sogno un po’ di tutti. C’è chi sta lavorando duramente per arrivare un giorno a tale meta e chi invece, per eredità o per meriti, ha già centrato questo step. Occhio tuttavia anche ai costi che queste case in seconda comportano sul piano fiscale. Perché c’è sempre l’altra faccia della medaglia da considerare, anche sul fronte immobiliare.
Vantaggi dell’acquisto di una seconda casa
Investimento e Rendita: una seconda casa può essere un buon investimento immobiliare. Il mercato immobiliare tende ad apprezzarsi nel lungo termine, e molte persone riescono a generare una rendita extra affittando la proprietà durante i periodi in cui non la utilizzano. Sia con un affitto a breve termine, per chi mira al turismo, che con uno a lungo termine, per chi cerca entrate stabili, le possibilità di profitto sono varie.
Flessibilità e qualità della Vita: avere un luogo dove trascorrere le vacanze senza dover cercare ogni volta un alloggio offre un vantaggio in termini di flessibilità e qualità della vita. Questo spazio può diventare un punto di ritrovo familiare, un posto dove rilassarsi lontano dalla città o anche un rifugio personale.
Pianificazione per la Pensione: per molti, acquistare una seconda casa rappresenta un modo per pianificare il futuro. La proprietà, anche affittata temporaneamente, può essere sfruttata a pieno nella fase di pensionamento. Inoltre, diventare proprietari di più immobili consente di lasciare ai propri figli un patrimonio immobiliare da cui trarre vantaggi.
Costi seconda casa, occhio alle spese del 2025
Tassazione Maggiore e Spese di Acquisto
Quando si compra una seconda casa, non si possono usufruire dei vantaggi fiscali previsti per la prima casa. L’acquirente deve quindi tenere in conto alcune spese aggiuntive che valgono soprattutto per il 2025 con cifre al rialzo:
Imposta catastale e ipotecaria: pari a 50 euro ciascuna.
Imposta di registro: mentre per la prima casa questa tassa è del 2% sul valore catastale, per la seconda casa sale al 9%. È una differenza importante da considerare, specialmente se il valore dell’immobile è elevato.
Tasse Annuali
IMU (Imposta Municipale Unica): l’IMU è uno dei principali costi annuali per i proprietari di una seconda abitazione, dato che non si può più beneficiare dell’esenzione riservata alla prima casa. La percentuale IMUvaria dal Comune di riferimento e può oscillare tra l’8,6 e il 10,6 per mille. Un’opzione per ridurre l’importo dell’IMU è concedere la seconda casa in comodato d’uso gratuito a un parente di primo grado (genitore o figlio), dimezzando così la base imponibile dell’imposta.
TARI (Tassa sui Rifiuti): la TARI va pagata sia per la prima che per la seconda casa. Il costo della TARI si calcola sulla base della metratura e del numero di occupanti. Da notare che anche un immobile vuoto deve comunque corrispondere la TARI, tranne in caso di esenzione per case prive di utenze, mobili e inabitabili.
IRPEF: per i proprietari di una seconda abitazione, l’IRPEF si applica solo se la casa si trova nello stesso Comune della residenza principale ed è inoccupata. Questa tassa aggiuntiva è stata pensata per incentivare l’affitto delle seconde case, riducendo così il numero di immobili inutilizzati.
In aumento anche i costi di manutenzione e ristrutturazione
Dal 2025, le spese per ristrutturare una seconda casa aumenteranno ulteriormente: il bonus ristrutturazioni sarà riservato solo alla prima casa, e la detrazione fiscale per le seconde case scenderà dal 50% al 36%. Chi ha usufruito di agevolazioni come il superbonus per ristrutturazioni, inoltre, dovrà aggiornare la rendita catastale, un’operazione che potrebbe aumentare ulteriormente l’importo dell’IMU.