Gratta e Vinci, in realtà non si vincono le cifre che dicono: la verità nascosta

Almeno una volta nella vita abbiamo provato a sfidare la sorte con un Gratta e Vinci. Ma c’è un’amara verità che riguarda questi biglietti della fortuna e un’eventuale vincita. Ecco tutta la verità 

Gli italiani, come molti altri nel mondo, amano tentare la fortuna con i Gratta e Vinci. Questi coloratissimi biglietti racchiudono l’illusione di un cambiamento improvviso, la speranza di un colpo di fortuna che potrebbe cambiare la giornata — o, perché no, l’intera vita. Con premi che variano a seconda del tipo di biglietto e del montepremi in palio, i Gratta e Vinci sono il passatempo di chi vuole tentare la sorte, magari con un piccolo investimento di qualche euro. Tuttavia, come in ogni gioco d’azzardo, il rischio è dietro l’angolo. Ed è per questo che, se proprio va fatto, bisogna giocare con prudenza.

Gratta e Vinci, la speranza per cambiare vita

I Gratta e Vinci sono pensati per soddisfare la curiosità e la voglia di un pizzico di rischio. Sono semplici da acquistare, disponibili ovunque, in qualsiasi tabaccheria, e con pochi euro si può sognare un premio da capogiro, magari grattando proprio il biglietto giusto. Ogni tagliando rappresenta la speranza di una vincita che può essere più o meno alta, a seconda del taglio del biglietto scelto. Ci sono biglietti con premi di poche decine di euro, e altri con montepremi che possono raggiungere somme milionarie. Così come si parte da tagli da 1 euro fino a veri e propri piccoli investimenti da 20.

Ma occhio alla trappola del gioco dopo una vincita

Una delle insidie più grandi del Gratta e Vinci – e in generale del gioco – è quella sensazione che si prova dopo una piccola vittoria. Un colpo di fortuna, anche minimo, può far sembrare che il prossimo biglietto vincente sia dietro l’angolo, inducendo così a giocare di più per cercare un altro colpo di fortuna. Questa è una trappola psicologica comune, che può portare a spendere cifre sempre più alte senza accorgersene. Fino a rovinare vite e intere famiglie come purtroppo accaduto.

L’importante è giocare con moderazione e con la consapevolezza che la fortuna è volubile: un biglietto vinto oggi non garantisce un altro domani. Troppo spesso, infatti, inseguire la fortuna può trasformare un gioco in un comportamento pericoloso, con conseguenze anche gravi sul piano economico e personale. L’unico modo sicuro di ottenere un guadagno certo è il lavoro, non il caso: questo è il principio che ognuno di noi dovrebbe tenere a mente quando si avvicina a giochi come i Gratta e Vinci.

Le vere cifre dei Gratta e Vinci: cosa bisogna sapere

C’è poi da dire anche la verità sulle cifre vinte. Perché se i montepremi ufficiali sembrano piuttosto generosi – soprattutto quelli che potrebbero cambiare la vita – in verità non sono le vere somme che nel caso di fortuna sfacciata finirebbero davvero nelle tasche del fortunato di turno. Tutti questi biglietti, infatti, sono tassati dal governo il che significa che lo Stesso poi si prende parte della somma eventualmente vinta dal fortunato di turno.

Dal 1° marzo 2020, chi riesce a ottenere una vincita superiore a 500€ con i Gratta e Vinci deve infatti prestare attenzione a una novità importante: l’introduzione di una trattenuta del 20% sui premi. Questa misura fiscale non si applica a tutte le vincite, ma è riservata a quelle che superano il valore soglia di 500€. Per comprendere meglio come funziona, facciamo un esempio pratico: immaginiamo di aver grattato un biglietto e di scoprire di aver vinto 700€. In questo caso, la tassazione del 20% interesserà solo i 200€ che eccedono la soglia di esenzione. Quindi, il prelievo fiscale sarà di 40€, il che significa che, alla fine, il vincitore porterà a casa una somma totale di 660€.

Vincite e trattenute fiscali

Riepilogo vincite: le vere cifre nette