Chi potrà ricevere il Bonus Bollette 2024 direttamente sulla busta paga: ecco cosa fare e quali sono i requisiti.
Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, e con la legge di Bilancio 2025 si conferma l’attenzione verso i lavoratori attraverso l’introduzione di agevolazioni sui cosiddetti fringe benefit.
Tra questi, spicca il bonus bollette, una misura pensata per alleggerire le spese domestiche dei dipendenti senza gravare eccessivamente sulle casse aziendali.
Bonus Bollette 2024 in busta paga
Il bonus bollette rappresenta una forma di rimborso delle spese sostenute dai dipendenti per le utenze domestiche (luce, gas e acqua), erogato direttamente in busta paga dal datore di lavoro. Questo beneficio si distingue chiaramente dagli sconti applicati direttamente sulle bollette delle famiglie in condizioni di disagio economico, configurandosi come uno strumento a disposizione delle aziende per valorizzare i propri collaboratori o rendere più competitiva la propria offerta lavorativa.
Per accedere al bonus bollette, i datori di lavoro devono seguire specifiche indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate. È necessario che le utenze rimborsate riguardino immobili a uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente o dai suoi familiari. Inoltre, è possibile includere anche le utenze condominiali o quelle intestate al proprietario dell’immobile ma addebitate al locatario. La documentazione relativa alle spese sostenute deve essere presentata al datore di lavoro per giustificare il rimborso.
La legge prevede soglie specifiche entro cui i fringe benefit, inclusi i rimborsi per le utenze domestiche, non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente. Per l’anno 2024 e confermato anche nel 2025, tali limiti sono fissati a 1.000 euro annui per i lavoratori senza figli a carico e a 2.000 euro annui per quelli con figli a carico. Superare queste soglie comporterebbe la perdita della convenienza fiscale dello strumento.
L’erogazione del bonus bollette è facoltativa da parte del datore di lavoro che decide autonomamente se attivarla e a favore di quali dipendenti. Per ottenere il rimborso è fondamentale che il lavoratore fornisca tutta la documentazione necessaria (bollette pagate) oppure una dichiarazione sostitutiva che attesti la veridicità delle spese sostenute. È importante anche garantire che non vi sia duplicazione dei rimborsi su stesse fatture presso diversi datori di lavoro.