Non tutti lo sanno ma questa moneta da 2 euro, che potresti anche avere in tasca in questo momento, ne vale in realtà 2mila di euro.
In apparenza, potrebbe sembrare una comune moneta da 2 euro, ma un piccolo dettaglio sulla sua superficie ha il potere di trasformarla in un vero e proprio tesoro per i collezionisti.
Questo particolare può infatti aumentare il suo valore fino a raggiungere la sorprendente cifra di 2000 euro, a seconda del suo stato di conservazione. Si tratta di una scoperta che sta attirando l’attenzione degli appassionati di numismatica e non solo.
La rara moneta da 2 euro: quanto vale oggi
La moneta in questione fa parte delle circa 75 milioni di unità che sono state messe in circolazione per la Grecia nel 2001, anno in cui anche questa nazione è entrata a far parte dell’Eurozona. Al centro della moneta è raffigurata una scena tratta da un mosaico di Sparta del III secolo a.C., che rappresenta il rapimento di Europa da parte di Zeus. Quest’ultimo, secondo la mitologia greca, appare sotto le sembianze di un toro. A sinistra della scena si trovano le iniziali “ΓΣ”, corrispondenti a Georgios Stamatopoulos, l’autore del disegno.
Oltre alla raffigurazione mitologica e alle iniziali dell’autore, sulla moneta compaiono altri elementi distintivi: la parola “Europa” scritta in caratteri greci (“ΕΥΡΟΠΗ”) nella parte alta a sinistra e l’Anthemion, simbolo della Zecca greca, posizionato nella parte alta destra. Il valore nominale “2 ΕΥΡΩ” è indicato nella parte inferiore della moneta.
Nonostante queste caratteristiche siano comuni ad altre monete dello stesso tipo, esiste un dettaglio meno evidente che ne incrementa notevolmente il valore: una piccola “S” posta al centro della stella che separa le quattro cifre dell’anno di conio. Questa lettera sta ad indicare “Suomi”, termine finlandese per Finlandia. Tale particolarità riguarda solamente un numero limitato di esemplari ed è proprio ciò che i collezionisti cercano con grande interesse.
Ma perché compare questa lettera su alcune delle monete greche? La risposta risiede nell’esigenza sorta dopo l’introduzione dell’euro: fu infatti affidato alla Finlandia il compito di coniare ulteriori esemplari delle monete da 2 euro richieste dalla Grecia nel 2002. Questo fatto ha reso tali pezzi estremamente ricercati tra gli appassionati.
Gli esemplari possono variare notevolmente nel prezzo: quelli usati possono valere dai 50 ai 100 euro ciascuno, invece i pezzi mai utilizzati o “Fior di conio” possono superare i 2000 euro. Per chi desiderasse investire significative somme nell’ampliare la propria collezione con questi pezzi rari è fondamentale rivolgersi agli esperti o preferire esemplari certificati da entità accreditate come il Numismatic Guaranty Corporation o il Professional Coin Grading Service.