Non tutti lo sanno ma è possibile richiedere il Bonus Prima Casa anche per la seconda abitazione: ecco come fare.
Il Bonus Prima Casa rappresenta una delle agevolazioni fiscali più significative per chi si appresta ad acquistare un’abitazione destinata a diventare la propria residenza principale.
Questo strumento è stato pensato per facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare, offrendo condizioni vantaggiose sotto il profilo fiscale. Tuttavia, le recenti ordinanze della Corte di Cassazione hanno apportato chiarimenti importanti, soprattutto per quanto riguarda l’acquisto di una seconda abitazione.
Bonus Prima Casa anche sulla seconda abitazione
Per accedere al bonus prima casa, è necessario soddisfare determinati requisiti. L’immobile acquistato deve appartenere a specifiche categorie catastali (A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11) e deve essere situato nel comune dove il contribuente ha stabilito o intende stabilire la propria residenza. Inoltre, al momento dell’acquisto l’acquirente non deve possedere altri immobili nello stesso comune o aver già beneficiato delle agevolazioni fiscali del bonus prima casa su altre proprietà in Italia.
Una novità introdotta dal 1° gennaio 2016 consente di richiedere nuovamente il bonus anche se si è già proprietari di un’altra abitazione acquistata con le stesse agevolazioni. La condizione è che questa venga venduta entro un anno dall’acquisto della nuova abitazione. Questa modifica legislativa offre maggior flessibilità ai contribuenti che desiderano cambiare abitazione mantenendo i benefici fiscali.
La questione più complessa riguarda la possibilità di ottenere il bonus prima casa sull’acquisto di una seconda abitazione quando quella già posseduta non risponde più alle esigenze del nucleo familiare. La Corte di Cassazione ha chiarito che tale possibilità esiste sia in presenza di inidoneità oggettiva (ad esempio danni strutturali causati da calamità naturali) sia in casi di inidoneità soggettiva (come dimensioni insufficienti per le esigenze familiari).
Tuttavia, un recente caso giudiziario ha messo in evidenza come l’inagibilità dell’immobile preesistente non elimini l’obbligo dell’alienazione entro un anno dall’acquisto della nuova abitazione per poter beneficiare nuovamente delle agevolazioni fiscali del bonus prima casa. Con l’ordinanza n. 23978 del 6 settembre 2024 la Cassazione ha ribadito la necessità di rispettare scrupolosamente i termini imposti dalla legge per godere dei benefici previsti.
Mentre il bonus prima casa continua a rappresentare un importante sostegno per chi desidera acquistare la propria dimora principale o cambiarla con una più adeguata alle proprie necessità familiari e personali. Gli ultimi chiarimenti giurisprudenziali invitano a prestare attenzione ai dettagli normativi e agli obblighi previsti dalla legge al fine di usufruire correttamente delle agevolazioni disponibili.
