Nuovo richiamo alimentare diramato dal Ministero della Salute: chi ha acquistato questo prodotto dovrà riconsegnarlo al punto di vendita. Ecco di cosa si tratta
Immagina di aver appena comprato un prodotto alimentare al supermercato, di averlo già messo in frigo e, qualche giorno dopo, scopri che è stato richiamato per un problema di sicurezza. Accade spesso tale circostanza. I richiami alimentari, del resto, sono più comuni di quanto si pensi, e giocano un ruolo fondamentale nel proteggere la nostra salute. Ma cosa significa esattamente quando un prodotto viene “richiamato”? E, soprattutto, cosa dovresti fare se scopri che un alimento che hai acquistato è coinvolto in un richiamo?
Un richiamo alimentare avviene quando un prodotto alimentare, già presente sul mercato, viene identificato come potenzialmente dannoso per la salute dei consumatori. Questo può succedere per vari motivi, come la contaminazione microbiologica (pensiamo alla Salmonella o al Listeria), la presenza di allergeni non dichiarati (ad esempio, tracce di latte in un prodotto venduto come “senza lattosio”) o altre problematiche come la presenza di corpi estranei (vetro, plastica, metallo) o errori nell’etichettatura.
L’obiettivo di un richiamo è semplice: rimuovere dal commercio i prodotti pericolosi e informare i consumatori in modo rapido ed efficace, così da evitare rischi per la salute.
I richiami alimentari possono essere volontari o obbligatori. Di solito, sono le stesse aziende produttrici a segnalare il problema alle autorità competenti e a ritirare i prodotti dal mercato in modo volontario, per tutelare i consumatori e la propria reputazione. In altri casi, il richiamo viene imposto dalle autorità di controllo, come il Ministero della Salute o l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), dopo aver individuato un rischio durante i controlli di routine o a seguito di segnalazioni.
I richiami possono verificarsi in ogni fase della catena di distribuzione: dalla produzione, alla vendita, fino al momento in cui il consumatore ha già il prodotto in casa. Questo rende cruciale una comunicazione efficace da parte delle aziende e delle autorità competenti, in modo che i consumatori siano informati tempestivamente.
Quando un richiamo viene annunciato, scattano una serie di procedure molto precise, che hanno l’obiettivo di gestire il rischio e limitare i danni. Ecco i passi principali:
I motivi per cui avvengono i richiami sono vari, ma alcuni sono più comuni di altri. Ecco i più frequenti:
Come consumatore, ci sono diversi modi per restare informato su eventuali richiami. Puoi:
Il 18 ottobre 2024, è stato emesso un avviso di richiamo per la Luganega Stagionata prodotta e commercializzata dall’azienda Meggio Roberto e C. SNC. Il richiamo riguarda il lotto di produzione non specificato e il motivo è serio: è stata riscontrata la presenza di Salmonella spp, un batterio che può causare infezioni alimentari anche serie, specialmente in individui più vulnerabili come bambini, anziani o persone con sistema immunitario compromesso.
Le avvertenze per i consumatori sono chiare e dirette: non consumare il prodotto. Se hai acquistato la Luganega Stagionata con il marchio e il lotto indicati, devi riportarla al punto vendita dove l’hai acquistata. Il prodotto verrà ritirato e potrai ottenere un rimborso o una sostituzione. È fondamentale seguire queste indicazioni per evitare di incorrere in problemi di salute.
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