Eredità, come si divide il tutto? Ma soprattutto, quanto costano le spese di successione per poter poi incassare cifre e proprietà? Meglio saperlo in anticipo
La questione della successione e dell’eredità è un tema che, prima o poi, purtroppo, tocca tutti. E ci sono due tipi di circostante: quella in cui vi è un testamento, perché la persona deceduta, per motivi di diversa natura, ha lasciato le sue ultime volontà chiare e nitide attraverso un documento ufficiale e riconosciuto, e quella in cui invece non vi è nessun lascito preciso. Alcuna indicazione per comprendere, tra vari eredi, come suddividere ciò che apparteneva alla persona purtroppo deceduta.
Cosa succede in questi casi? Come si suddivide equamente una quota tra i vari parenti superstiti? In Italia la normativa è chiara e stabilisce un ordine preciso su come viene suddivisa l’eredità, oltre a quali costi affrontare per le spese di successione. Un modo per suddividere in maniera equa e proporzionata in base al grado di parentela e che possa fare da arbitrario neutro per la ripartizione poiché spesso, come purtroppo si apprende in varie situazioni, il momento di lutto si traduce successivamente anche in momento di discordia per la famiglia.
Eredità, cosa succede se non c’è un testamento?
In assenza di un testamento, entra in gioco la cosiddetta successione legittima. Questo significa che la legge italiana stabilisce chi eredita e in che misura. La priorità, com’è naturale, va ai familiari più stretti. Ecco come si procede:
- Coniuge e figli: sono i primi a essere chiamati. Se c’è solo il coniuge, questo eredita il 100% dei beni. Se ci sono figli, il patrimonio si divide tra coniuge e figli, con una quota del 50% per il coniuge e il restante diviso tra i figli (indipendentemente dal numero).
- Genitori e fratelli: se il defunto non aveva figli, ma lascia un coniuge, i beni saranno divisi tra il coniuge (50%) e i genitori o fratelli (l’altro 50%). Se non c’è coniuge, i genitori ereditano tutto.
- Altri parenti: in mancanza di coniuge, figli, genitori e fratelli, la successione può arrivare fino al sesto grado di parentela, coinvolgendo quindi zii, cugini, nipoti e così via.
Se non vi sono parenti fino al sesto grado, il patrimonio finisce allo Stato.
Le spese di successione: quanto costano?
Oltre alla distribuzione dei beni, è importante anche sapere che la successione comporta delle spese, che variano in base a diversi fattori. Tra le principali voci ci sono:
- Imposta di successione: è una tassa calcolata sul valore dell’eredità. Le aliquote cambiano a seconda del grado di parentela con il defunto. Ad esempio:
- Il coniuge e i figli pagano un’aliquota del 4% sulla quota ereditata, ma solo se supera la franchigia di 1 milione di euro.
- Per i fratelli, l’aliquota sale al 6%, con una franchigia di 100.000 euro.
- Per i parenti più lontani o non legati da vincoli familiari, l’aliquota è dell’8%, senza franchigia.
- Spese notarili e legali: se si decide di affidarsi a un notaio per la gestione della pratica di successione, ci sono da considerare anche i costi per l’apertura e la lettura della successione stessa, così come per la registrazione e gli adempimenti burocratici. Questo costo può variare in base alla complessità della pratica e al valore del patrimonio.
- Imposte ipotecarie e catastali: se l’eredità include immobili, sarà necessario pagare il 2% del valore catastale dell’immobile come imposta ipotecaria e l’1% come imposta catastale.
Come affrontare la procedura: le prime scadenze
Una volta stabiliti gli eredi, occorre avviare la procedura di successione. Se si tratta di una situazione complessa, può essere utile rivolgersi a un notaio o un avvocato, ma molte famiglie preferiscono affrontare la pratica da sole, specialmente se il patrimonio da ereditare è piuttosto semplice. In ogni caso, entro 12 mesi dal decesso, è necessario presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.
Una domanda che spesso si pongono gli eredi è: come si gestiscono i beni immobili? Gli eredi diventano, da subito, i nuovi proprietari degli immobili, ma per vendere o donare gli immobili ricevuti, è necessario completare la procedura di trascrizione nei registri immobiliari.