Non tutti lo sanno ma, con questi tipi di contratto di affitto, la Tari spetta sempre al proprietario: attenzione a questi casi.
La TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti, rappresenta un tema caldo per cittadini e amministrazioni locali.
Questa imposta, indispensabile per la gestione dei rifiuti urbani, si applica a tutti coloro che possiedono o occupano immobili in grado di produrre rifiuti. Ma come funziona esattamente? E chi è tenuto al suo pagamento?
Chi paga la Tari in base al tipo di contratto
La determinazione del soggetto obbligato al pagamento della TARI dipende dalla natura dell’occupazione dell’immobile. Se l’occupante è anche il proprietario, non ci sono dubbi: spetta a lui versare l’imposta. La situazione diventa più articolata quando l’immobile è affittato. In base all’art. 643 della Legge di Stabilità 2014, se il contratto di locazione ha una durata inferiore ai sei mesi, il pagamento della tassa ricade sul proprietario dell’immobile. Al contrario, per contratti superiori ai sei mesi, l’onere del pagamento passa all’inquilino.
Il calcolo della TARI si basa su due componenti principali: una quota fissa e una variabile. La quota fissa tiene conto delle dimensioni dell’immobile e dei costi generali legati al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La quota variabile invece dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare residente nell’immobile. Per le utenze non domestiche, come negozi o uffici, il calcolo prende in considerazione altri parametri specifici legati alla tipologia d’uso dell’immobile e alla quantità stimata di rifiuti prodotti.
La frequenza del pagamento della TARI varia da comune a comune; può essere effettuato in un’unica soluzione annuale oppure suddiviso in rate secondo scadenze prestabilite dall’amministrazione locale. Per quanto riguarda le modalità di pagamento, i cittadini hanno diverse opzioni tra cui scegliere: MAV (Pagamento Mediante Avviso), bollettino postale o tramite modello F24 precompilato con codice tributo 3944.
Le amministrazioni comunali prevedono agevolazioni per i nuclei familiari con reddito basso che possono andare dalla riduzione dell’importo dovuto fino all’esenzione totale dalla tassa. Per accedere a queste facilitazioni è necessario soddisfare specifiche condizioni relative alla soglia di reddito stabilita dal proprio Comune d’appartenenza.
Comprendere nel dettaglio la struttura e le modalità d’applicazione della TARI è fondamentale per ogni cittadino responsabile. Essere informati permette non solo di adempiere correttamente agli obblighi fiscali ma anche di beneficiare delle eventuali agevolazioni previste dalle normative locali.