Cosa succede alla casa comprata quando muore l’intestatario del mutuo? Attenzione a questi casi, cosa si rischia.
La perdita di un familiare porta con sé non solo il dolore emotivo ma anche la necessità di affrontare questioni patrimoniali complesse, tra cui la gestione del mutuo residuo.
La normativa italiana prevede specifiche disposizioni per questi casi, che stanno per essere aggiornate grazie a un nuovo decreto legislativo.
Il decesso dell’intestatario di un mutuo solleva immediatamente la questione su chi debba assumersi la responsabilità del debito residuo. In base all’articolo 1813 del Codice Civile, tale onere passa agli eredi, i quali diventano responsabili delle rate mancanti. Questo trasferimento di obbligazioni può comportare notevoli difficoltà finanziarie per gli eredi stessi.
Una soluzione preventiva adottata da molti è sottoscrivere una polizza vita collegata al mutuo. In caso di decesso dell’intestatario, questa polizza si attiva coprendo l’intero debito residuo e permettendo così agli eredi di ricevere l’immobile libero da ipoteche. Gli eredi hanno diverse opzioni a disposizione: possono decidere di estinguere anticipatamente il mutuo o accollarselo, continuando a pagare le rate secondo le condizioni originarie. Queste scelte dipendono dalle capacità finanziarie degli eredi e dalle condizioni imposte dall’istituto creditore.
Nel caso in cui il mutuo fosse cointestato con altre persone ancora in vita, come ad esempio il coniuge superstite, queste ultime assumono automaticamente la responsabilità delle rate residue. Gli eredi hanno anche la possibilità di surrogare il mutuo presso un’altra banca o sostituirlo con uno nuovo più vantaggioso. In alcune circostanze è possibile richiedere una sospensione temporanea dei pagamenti tramite specifici fondi assistenziali come il Fondo Gasparini. Un’altra opzione considerabile dagli eredi è quella della vendita dell’immobile per estinguere completamente il debito ipotecario.
Il prossimo decreto legislativo introdurrà significative modifiche alle normative riguardanti successioni e donazioni. Tra queste spiccano l’applicazione dell’imposta sui trust in base alla residenza del disponente e nuove modalità semplificate per la dichiarazione della successione che potranno essere effettuate online.
Le novità includono anche regolamentazioni più favorevoli riguardo alla detrazione delle imposte pagate all’estero sulle donazioni e una maggiore facilitazione nell’accertamento delle liberalità indirette. Infine, sarà introdotto un sistema più efficiente per il pagamento dell’imposta di bollo attraverso l’utilizzo del Modello F24.
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