Re Carlo è stato ferocemente attaccato durante il suo Australia Tour da una senatrice. Ecco cosa è successo, la notizia sta sconvolgendo il mondo.
Re Carlo e la Regina Camilla sono da poco arrivati in Australia per il loro tour reale. I loro impegni ufficiali hanno preso il via ieri 20 ottobre e la loro agenda è, come sempre, molto piena. Il viaggio in Australia è stato ardentemente desiderato da Carlo e si tratta del primo Royal Tour in uno stato del Commonwealth dopo la ripresa degli impegni lavorativi dopo le cure per il cancro.
Il sovrano e la sua Regina sono arrivati a Sydney lo scorso 18 ottobre accolti in modo davvero unico, con i loro ritratti proiettati sulla celebre Opera House. Un onore degno di un Re e di una Regina, per il quale i due reali hanno ringraziato sentitamente il popolo australiano sui loro account social ufficiali. Eppure in queste ore è arrivata un’altra notizia dal Paese dei canguri. Ma assai meno positiva. Re Carlo sarebbe stato pesantemente insultato da una senatrice aborigena. Ecco cosa è successo.
Re Carlo pesantemente insultato in Australia da una senatrice
Dopo aver concluso un discorso al Parlamento australiano, Re Carlo (come tuti gli altri presenti) è stato sorpreso da un urlo lanciato dalla senatrice aborigena australiana Lidia Thorpe. La quale ha ammesso di non riconoscere Re Carlo come suo Re. “Questa non è la tua Terra, tu non sei il mio Re“, ha urlato la senatrice, avvicinandosi a grandi passi dal fondo dell’Assemblea.
Il Re dal canto suo pare abbia semplicemente ignorato le parole della senatrice, dimostrando ancora una volta un ferreo autocontrollo ben assimilato nel corso dei tanti anni trascorsi come Principe. Una volta conclusa la cerimonia, il Re e la sua Regina si sono recati fuori dal Parlamento per salutare le centinaia di persone accorse lì per vederli.
La senatrice Thorpe si batte ormai da anni per un trattato tra il governo australiano e i suoi abitanti autoctoni. L’Australia è l’unico tra i Paesi ex colonie britanniche a non averne uno. Dopo la seduta in Parlamento Thorpe ha spiegato il motivo delle sue parole: “Per essere sovrani bisogna appartenere alla terra. Lui non è di questa terra”. E ha aggiunto: “Noi possiamo essere un Paese migliore, ma non possiamo inchinarci al colonizzatore”. Re Carlo darà prima o poi una risposta più o meno diretta alla senatrice? Per ora tutto tace.