Ci sono importanti novità per gli automobilisti italiani, in particolare per questi bollo auto arretrati: cosa accade con quelli vecchi.
Il bollo auto rappresenta una tematica di grande rilevanza per i possessori di veicoli, sollevando numerose questioni legate alle tasse automobilistiche non pagate e alle conseguenti sanzioni.
Angelo Greco si distingue come una risorsa informativa essenziale in questo ambito, offrendo aggiornamenti sulle novità legislative attraverso i suoi canali social e il sito web dedicato.
Bollo auto arretrati, cosa accade con quelli che hanno queste date
La legge di Bilancio 2023 ha introdotto un importante provvedimento “strappacartelle”, che prevede la cancellazione automatica dei carichi esattoriali relativi ai bolli auto affidati all’Agente di Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, per importi fino a 1.000 euro. Questa misura ha avuto un impatto significativo, considerando che la maggior parte delle tasse automobilistiche annuali rientra in questa fascia d’importo.
I contribuenti interessati a verificare lo stato del proprio debito relativo al bollo auto possono farlo attraverso due modalità principali: consultando le cartelle esattoriali ricevute o accedendo al sito dell’Agenzia Entrate Riscossione con le proprie credenziali digitali. Queste procedure consentono di verificare se i propri debiti rientrano nel periodo e nell’importo massimo previsto dalla sanatoria.
Per chi si trova con bolli auto non inclusi nella sanatoria recentemente approvata, è possibile richiedere una rateizzazione del debito all’Agenzia delle Entrate. Presentando la domanda e versando la prima rata si evita il fermo amministrativo sul veicolo, permettendo così al proprietario di continuare a circolare regolarmente.
Un aspetto fondamentale da considerare riguarda i bolli auto prescritti. La prescrizione della tassa automobilistica scatta dopo tre anni dal dovuto pagamento dell’imposta. Tuttavia, eventuali comunicazioni inviate dalle autorità competenti possono interrompere questo decorso temporale, estendendo quindi il periodo entro cui è possibile richiedere il pagamento della tassa.
Nonostante le numerose sanatorie già applicate negli ultimi anni, persiste l’aspettativa per nuove misure legislative che possano offrire ulteriore sollievo ai contribuenti con debiti pendenti relativamente al bollo auto. Le discussioni su potenziali nuove rottamazioni sono attive e potrebbero tradursi in definizioni agevolate nei prossimi anni.