La Regina Elisabetta non smette di far parlare di lei: esce solo adesso una curiosità sul suo rapporto col telefono, cosa succedeva quando provavano a chiamarla
La Regina Elisabetta II ha rappresentato un pilastro fondamentale nel processo di modernizzazione della monarchia britannica. La sua figura è stata cruciale per introdurre cambiamenti significativi che hanno reso l’istituzione più accessibile e in linea con le aspettative del popolo.
Tra le innovazioni più rilevanti, si evidenziano l’accettazione dei divorzi e dei nuovi matrimoni all’interno della famiglia reale, il suo sostegno al servizio pubblico e volontario, essendo stata patrona o presidente di oltre 500 enti di beneficenza, e le sue storiche visite internazionali. Un esempio emblematico è stato il viaggio in Germania, che ha segnato la prima visita ufficiale di un monarca britannico nel paese dopo oltre cinquant’anni.
Nonostante la sua apertura verso l’innovazione, c’era un aspetto della modernità che sembrava non trovare favore agli occhi di Elisabetta II: l’utilizzo smodato degli smartphone da parte dei turisti. Questa particolare antipatia è stata svelata da Craig Brown nel suo libro “Q: A Voyage Around the Queen”, dove viene raccontato un aneddoto su come la regina esprimesse disappunto per il fatto che i turisti non distogliessero mai lo sguardo dai loro dispositivi durante gli incontri ufficiali.
Elisabetta II manifestava nostalgia per i tempi in cui i turisti utilizzavano macchine fotografiche tradizionali, permettendole così una connessione visiva diretta durante i saluti ufficiali. La regina rimarcava come con gli smartphone fosse diventato difficile vedere gli occhi delle persone, evidenziando quanto fosse importante per lei stabilire una connessione umana autentica con chi incontrava.
Nonostante questa avversione verso l’uso degli smartphone altrui, Elisabetta II non era completamente estranea alla tecnologia. Possedeva infatti un cellulare Samsung dotato di crittografia anti-hacker fornita dall’MI6; tuttavia lo utilizzava esclusivamente per comunicare con pochissime persone, e rispondeva all’apparechio solo quando a chiamare era sua figlia, la principessa Anna, o il suo direttore sportivo John Warren, come riportato dal commentatore reale, Jonathan Sacerdoti. Tutte le altre chiamate venivano quindi ignorate completamente
Sotto il lungo regno dell’iconica sovrana ci fu anche una significativa apertura verso le nuove forme di comunicazione digitale. La regina approvò la modernizzazione delle comunicazioni reali attraverso i social media ed ebbe persino l’onore di pubblicare personalmente il suo primo post su Instagram nel 2019. Questo gesto simbolico dimostra come anche figure storiche e tradizionaliste possano trovare spazio nell’era digitale senza perdere quel desiderio intrinseco per forme più genuine ed autentiche di interazione umana.
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