È ufficiale, squalifica di 270 giorni per doping: Sinner sconvolto per quello che sta succedendo in queste ore. Ripercorriamo tutte le tappe di questa vicenda.
“Una patita incredibile“. Questo il commento di Jannik Sinner subito dopo la vittoria ai danni di Medvedev all’esordio nel Six Kings Slam, torneo esibizione di Arabia Saudita dal ricchissimo montepremi (6 milioni di dollari). Il numero uno al mondo ha liquidato in poco più di un’ora il 28enne di Mosca con un perentorio 6-0, 6-3 al termine di un incontro perfetto, sulla falsariga di quanto visto durante questa straordinaria stagione.
Un successo che regala a Sinner il pass per le semifinali e che consolida ulteriormente la sua leadership mondiale. Primo parziale senza storia, con il campione di San Candido che conquista tre break e mette in mostra un gioco spumeggiante e primo di sbavature. Nel secondo set, Medvedev prova a rientrare nel match ma Sinner ruba il servizio al suo avversario nel quinto game e si impone alla fine col punteggio di 6-3. Ora in semifinale lo attende quel Novak Djokovic sconfitto appena pochi giorni fa proprio da Sinner nella finale del Masters 1000 di Shanghai.
Al termine della sfida, Sinner si è fermato a parlare con i giornalisti presenti in Arabia Saudita e ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “È stata una partita incredibile, se pensiamo al fatto che sono arrivato qui appena due giorni fa. Questa esibizione rappresenta sicuramente una grande novità rispetto al passato ed è bello giocare in un posto speciale come Riad. La mia speranza è che vi siate divertiti e che vi divertirete nei prossimi incontri“.
Il ragazzo cresciuto nella Val Pusteria ha poi aggiunto: “Ho lavorato duro tutto l’anno e presentarsi qui da numero 1 del ranking Atp è sicuramente qualcosa di speciale. Anche la passata stagione si è conclusa per me con un successo dal sapore particolare, ovvero quello ottenuto in Coppa Davis. Ma il momento più importante è stato sicuramente il trionfo agli Australian Open 2024 che mi ha dato molta fiducia. In ogni caso, non voglio assolutamente fermarmi qui e punto a migliorarmi ulteriormente“.
Anche perché il 2024 non si è ancora concluso, anzi subito dopo l’esibizione in Arabia Saudita il leader della classifica mondiale sarà impegnato prima al Masters di Parigi-Bercy (dal 28 ottobre al 3 novembre), poi successivamente parteciperà alle Atp Finals di Torino (10-17 novembre) per chiudere in bellezza a Malaga con gli incontri di Coppa Davis (dal 19 al 24 novembre). Un programma ricco di impegni, che potrebbe regalare a Sinner altri trofei dopo i 7 conquistati quest’anno (tra cui 2 Slam).
Intanto, però, continua a tenere banco la questione legata alla positività di Sinner a tracce di Clostebol durante l’Indian Wells dello scorso aprire. Nonostante l’assoluzione da parte dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency), il 26 settembre di quest’anno la WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) ha presentato ricorso e chiesto per lo stesso Sinner una squalifica di 1-2 anni. Ora toccherà al TAS (tribunale arbitrale dello sport) emettere una sentenza definitiva che è attesa nei prossimi mesi.
E Sinner trema visto che proprio nelle ultime ore la collega Simona Halep, ex numero 1 del ranking Wta, è stata squalificata per 9 mesi per doping, per una questione simile proprio a quella del tennista azzurro. La 33enne rumena è stata fermata dal TAS di Losanna per “incauto utilizzo di un integratore contaminato” sotto consiglio della fisioterapista personale “che non è un medico o un clinico“.
Nella stessa sentenza, poi, si legge: “La questione che questo Panel del Tas si pone è come mai in un ambiente di così elevata professionalità questioni legate a possibili problemi con l’antidoping siano affidate a persone che non abbiano esperienza in questo settore. … L’atleta avrebbe dovuto capire i limiti delle qualifiche della sua fisioterapista e il fatto che si stesse giocando un torneo negli Stati Uniti, in un continente lontano dal suo, non può giustificare la mancata consultazione di uno specialista e l’affidamento di un compito così delicato a una persona senza le necessarie competenze mediche“.
Adesso facciamo chiarezza: la Halep ha assunto l’antianemico proibito Roxadustat (validato attraverso un passaporto biologico irregolare), con Sinner invece la pomata è stata passata per sbaglio. Il TAS, però, ritiene inconcepibile che in un atleta al vertice (come la Halep e lo stesso Sinner) l’utilizzo di sostanze a rischio positività venga affidato ad allenatori o fisioterapisti, che in effetti non hanno alcuna competenza medica. Proprio per questo motivo, la decisione finale del TAS sul caso Sinner potrebbe assumere tutto un altro risvolto: i suoi tifosi incrociano le dita e auspicano che da Losanna arrivino buone notizie.
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