I vermi intestinali sono un reale pericolo, e un vero incubo, per molti ma non tutti sanno che possono trovarsi anche in questi cibi.
I parassiti sono organismi che vivono a spese di altri, sottraendo loro le sostanze nutritive necessarie per la propria sopravvivenza. T
ra questi, alcuni parassiti, noti come elminti o vermi intestinali, sono responsabili di malattie gastro-intestinali nell’uomo e negli animali. Queste creature si dividono in tre categorie principali: Cestodi, Trematodi e Nematodi.
I vermi intestinali rappresentano una minaccia significativa per la salute umana. Queste infestazioni possono derivare dal consumo di cibo o acqua contaminati, dal contatto con oggetti o feci infette e dalla ingestione di carni crude o poco cotte. I sintomi variano a seconda del tipo di verme intestinale coinvolto ma includono comunemente disturbi gastro-intestinali come diarrea e dolore addominale.
Contrariamente alla credenza popolare che vede i vermi intestinali di confinati ai Paesi in via di sviluppo a causa delle scarse condizioni igienico-sanitarie, queste infestazioni sono presenti anche nei Paesi sviluppati. Ad esempio, gli ossiuri sono diffusi tra i bambini in età scolare anche in Italia.
Le modalità con cui si può contrarre un’infestazione da vermi intestinali sono variegate ma includono principalmente il consumo d’alimenti contaminati dalle uova dei parassiti e il contatto diretto con superfici infette. La trasmissione avviene quando le uova ingerite raggiungono l’intestino dove si schiudono, diventando larve con capacità poi di maturare in vermi adulti.
I sintomi legati all’infestazione da vermi intestinali dipendono dalla tipologia del parassita coinvolto ma possono variare da disturbi gastro-intestinali quali nausea, vomito e dolorabilità addominale fino ad arrivare a complicanze più serie come anemia ed effetti sistemici nel caso delle elmintiasi più gravi.
La diagnosi delle infestazioni da vermi intestinali richiede un esame colturale delle feci del paziente al fine d’identificare la presenza delle uova dei parassiti. In alcuni casi specifici, come l’ossiuriasi è possibile ricorrere allo scotch test per rilevare le uova direttamente nella zona anale del paziente.
Il trattamento farmacologico rappresenta oggi l’approccio principale contro i vermi intestinali ed è generalmente molto efficace. I farmaci utilizzati variano a seconda della specie del parassita ma includono l’albendazolo, il mebendazolo, il pirantel, tra gli altri. Per prevenire le infestazioni da vermi intestinali si raccomanda una serie d’accorgimenti igienico-sanitari quali bere acqua sicura, evitare il consumo d’alimenti potenzialmente contaminati e mantenere elevata l’igiene personale specialmente dopo aver toccato superfici potenzialmente contaminate.
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