Aggiornamenti importantissimi sulla positività di Sinner a tracce di Clostebol e sul ricorso Wada: l’annuncio sul giudizio del TAS.
7-6(4), 6-3 in appena 96 minuti di gioco ai danni di Novak Djokovic e 17esimo titolo in carriera, il settimo di un 2024 da raccontare ai posteri. A Shanghai, Jannik Sinner ha giocato un tennis spaziale e riscritto la storia, davanti a campioni del calibro di Roger Federer e Carlos Alcaraz, suo grande amico e rivale.
E, a soli 23 anni, il campione di San Candido consolida il primato nel ranking ATP e per la prima volta nella storia l’Italia del tennis termina la stagione con un numero 1 al mondo. Numeri impressionanti e destinati ad aggiornarsi ancora, perché Sinner non vuole di certo fermarsi qui. E così anche Djokovic, capace di vincere ben 24 Slam in carriera, si è visto costretto ad arrendersi per la quarta volta negli ultimi cinque scontri diretti. Qualcosa di surreale, di inimmaginabile soltanto fino a qualche mese fa.
Con tanto di investitura ufficiale, quando al termine del match il serbo ha elogiato così il suo avversario: “Jannik Sinner mi ricorda me. Il suo è un tennis ad alto ritmo, che toglie tempo ed è asfissiante. Proprio come ho fatto io per diversi anni, facendo sentire i miei rivali sotto pressione. Quest’anno è stato impressionante, davvero continuo. Ha tutto: il suo servizio è diventato un’arma importante, gioca con aggressività e prende l’iniziativa. Commette pochissimi errori ed è solido sia quando si tratta di giocare con il diritto sia quando entra in campo con il rovescio. Io personalmente non mi sentivo al 100%, ma il merito è soprattutto di Sinner che ha giocato benissimo le palle decisive. In conclusione, Jannik ha meritato ampiamente di vincere oggi, gestendo nel migliore dei modi i momenti chiave dell’incontro“. Dunque, un vero e proprio encomio che somiglia quasi a un passaggio di consegne.
Solo qualche giorno di riposo e già domani Sinner tornerà in campo in occasione del Six Kings Slam, torneo-esibizione di Riyadh che vedrà coinvolti anche Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Daniil Medvedev, Rafa Nadal, Holger Rune. La sola partecipazione permette di portare a casa qualcosa come 1,36 milioni di dollari, mentre al vincitore andranno la bellezza di 6 milioni di dollari.
Ma non è finita qui: dopo la trasferta faraonica in Arabia Saudita, sarà la volta del Masters di Parigi-Bercy in programma dal 8 ottobre al 3 novembre. Un 1000 che mette in palio punti importanti e che potrebbe essere il vero trampolino di lancio per il campione azzurro, reduce dal ritiro dello scorso anno subito dopo il match contro Mackenzie McDonald. Il 10 novembre, via alle Atp Finals a Torino dove Sinner cerca la rivincita dopo aver perso sempre contro Djokovic la finale di 12 mesi fa. Si gioca in casa e proprio il pubblico azzurro potrebbe essere un fattore decisivo. Gran chiusura, infine, con la Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre a Malaga.
Un finale di stagione da leccarsi i baffi, anche se nella testa di Sinner è sempre presente la questione legata alla positività a tracce di Clostebol, agente anabolizzante (presente in alcuni spray cicatrizzanti e pomate) somministrato involontariamente ad aprile nel corso dell’Indian Wells. Il 23enne della Val Pusteria è stato prontamente assolto, ma lo scorso 26 settembre la Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) ha presentato ricorso e chiesto una squalifica di 1-2 anni.
Non sono mancate le polemiche dopo questa decisione e in queste ore a prendere la parola è Angelo Binaghi, presidente della FITP, nel corso del programma ‘La Politica nel pallone‘ su Gr Parlamento: “Ricorso della Wada al TAS? Parliamo sicuramente di un caso eclatante visto che il soggetto coinvolto è il più grande giocatore al mondo e la valutazione è differente rispetto a un caso normale. Jannik ha una correttezza estrema e abbiamo grande fiducia nel TAS, per cui l’appello della Wada è sulla corretta applicazione a questa storia, un incidente fortuito. Il peggio è passato e anche Sinner ha compiuto una grande impresa nel nascondere questa problematica per mesi, in una situazione di stress gigantesco. Ora attendiamo il giudizio del TAS, ma la parte più acuta della tempesta è passata. Jannik non meritava tutto questo e tutti hanno compreso che si tratta di un banalissimo incidente. Quando terminerà la vicenda? Non credo entro la fine di quest’anno“.
I tifosi dell’azzurro, intanto, trattengono il fiato e sperano che la vicenda possa risolversi positivamente. Soprattutto perché Sinner ha già dimostrato di essere un campione dentro e fuori dal campo e di possedere delle grandissima qualità, prima umane e poi sportive.
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